Non c’è pace in viale Dante Alighieri "Pronti a fare causa al Comune"

Il nodo della sicurezza e dei mancati incassi agita i commercianti che si rivolgono a un avvocato "Già inviata una lettera al Prefetto per chiedere di modificare la viabilità, decisamente peggiorata".

Non c’è pace in viale Dante Alighieri  "Pronti a fare causa al Comune"

Non c’è pace in viale Dante Alighieri "Pronti a fare causa al Comune"

FANO

di Tiziana Petrelli

"La nuova viabilità in viale Dante Alighieri ha aggravato gli atavici problemi di sicurezza lamentati dai residenti e per di più ha creato grossi danni alle nostre attività economiche, che hanno visto ridursi di tanto i loro fatturati. Per questo abbiamo messo tutto in mano all’avvocato Tadei, per valutare cosa è possibile fare per far valere i nostri diritti in sede legale". Dopo le lamentele dell’altro giorno di Antonio Matano titolare del negozio di capsule di caffé, altri titolari di sei attività economiche (delle otto totali rimaste) situate nel tratto di viale Alighieri, tra gli incroci con via della Marina a nord e viale Cesare Battisti a sud, confermano i problemi già emersi da più punti di vista.

Il mandato legale ha già sortito le prime azioni. Come prima cosa, infatti, l’avvocato Tadei ha scritto al Prefetto Emanuela Saveria Greco, chiedendole di intercedere presso il Comune di Fano per "modificare la viabilità della zona tenendo in considerazione i rischi per l’incolumità dei pedoni e ciclisti in transito che l’attuale viabilità rappresenta". Una pericolosità "maggiore rispetto allo stato di fatto antecedente" sottolinea l’avvocato nella sua missiva. E a fare due passi intorno all’incrocio con via Cristoforo Colombo, si percepisce il senso di queste parole. Le auto che vengono dal centro, per svoltare a destra, devono inevitabilmente avanzare (per avere visibilità da sinistra), ma così facendo invadono le strisce pedonali che conducono sul marciapiede opposto dove sono costantemente parcheggiate auto che intralciano il passaggio di pedoni e carrozzine. Tanto che l’altro giorno un anziano disabile condotto in carrozzina da una badante, non riusciva a passare e quasi non si ribaltava sotto gli occhi del macellaio Augusto Bargnesi che ha lì la sua attività.

"Le carrozzine devono passare in mezzo alla strada per la maleducazione della gente - racconta -. Ma il problema di fondo è che qui ci hanno tolto 45 posti auto, dicendo che ce ne avrebbero dati altri 60, ma ad oggi di questi parcheggi non si sa nulla. Ci avevano detto che li toglievano per fare un passaggio pedonale e invece la gente anziana deve passare sul breccino, facendo lo slalom tra alberi e buche, e spesso qualcuno cade. Col buio è tutto anche più pericoloso. Neppure la ciclabile è sicura. L’hanno disegnata a terra ma senza barriere e viene costantemente invasa dai tir, perché la carreggiata è troppo stretta per autoarticolati così grossi. Insomma, non hanno messo in sicurezza niente. Hanno solo danneggiato noi commercianti".

L’avvocato sottolinea poi come "la maggior parte delle abitazioni dispone di un passo carrabile" che costituisce "già un problema di per sé" in termini di sicurezza "per pedoni e ciclisti in transito sulla pista ciclabile". In definitiva "la soluzione messa in atto dal Comune di Fano - conclude l’avvocato Tadei - non ha affatto risolto le presunte problematiche di sicurezza originariamente lamentate, bensì ha acuito la pericolosità della viabilità della zona in discussione".