Nuovo mammografo. Duello Vitri-Baiocchi

La politica fa a gara per intestarsi il risultato

Che il nuovo mammografo 3D nel Distretto di via Nanterre che sarà pienamente operativo dal 12 marzo sia cosa buona e giusta sono d’accordo tutti: sia a destra che a sinistra. "Mi fa piacere - dichiara la consigliera regionale Micaela Vitri – che dopo sei anni di attesa sia stato installato il nuovo mammografo 3D. Alle donne over 45 lancio un appello: se non avete ricevuto la lettera della Regione con l’invito allo screening gratuito, come accaduto a me e tante persone che conosco, non aspettate. Per la festa della donna fatevi questo regalo e recatevi personalmente a prenotare in via Nanterre. Il personale, disponibile e preparato, vi fisserà subito l’appuntamento per il test gratuito".

Dal centro destra il consigliere del gruppo di Fratelli d’Italia al Consiglio regionale delle Marche, Nicola Baiocchi tiene precisare: "Un ulteriore esempio di buona politica – commenta – che si traduce in fatti, lasciando al Pd, come sempre, gli annunci vuoti e senza alcun esito. Il Pd, come ricordato dal capogruppo Mattioli, il più classico degli autogol, ha il solo “merito” di aver annunciato, ma il demerito di non aver fatto. Dal lontano 2018 nulla è stato fatto. Il centrodestra, invece, ha fatto e ha ridato dignità al Distretto di Pesaro, via Nanterre, facendo entrare in funzione il primo mammografo di ultima generazione, un investimento di circa 250mila euro, l’ennesimo per la sanità pesarese".

"Ho sollecitato in Consiglio regionale l’attivazione del mammografo con atti ufficiali e grazie a un investimento importante di circa 250mila euro con fondi Pnrr è arrivato – è la posizione di Micaela Vitri -, ma credo non basti l’acquisto di un macchinario all’avanguardia, perché è fondamentale che l’Ast si concentri anche sulla sensibilizzazione e sugli inviti. Nel 2023 ne sono stati inviati 27mila alle donne tra i 45 e i 74 anni con un’adesione del 56%". "Ricordo ancora gli strali degli esponenti di sinistra sul tonfo che avremmo provocato con le nostre riforme – è la stoccata di Baiocchi -, invece si sta implementando e rafforzando una sanità territoriale e capillare che riporta i servizi di prossimità, garantendo il rispetto della nostra Costituzione. Un dato di fatto oggettivo che si rafforzerà con la piena entrata a regime del Piano Socio Sanitario approvato nell’agosto 2023".

a.ma.