“Odo“ Marra e Marco Ligi Siamo in un mondo “Cosmocomico“

Si chiude “ContentiNote“, la rassegna di Monteciccardo che propone autori giovani e graffianti

“Odo“ Marra e Marco Ligi  Siamo in un mondo “Cosmocomico“

“Odo“ Marra e Marco Ligi Siamo in un mondo “Cosmocomico“

Due giovanissimi artisti chiudono l’evento del ConventiNote, al Conventino dei Serviti di Maria di Monteciccardo: Odo, nome d’arte di Odoardo Marra, 20 anni, che ieri ha tenuto la sua "data zero" del tour invernale milanese, e Marco Ligi, 28enne originario proprio di Monteciccardo, che stasera porterà in scena il suo spettacolo musicato denominato “Cosmocomico“. I due, nel passaggio della staffetta, hanno rilasciato una breve intervista.

Odoardo, come si è sentito nel cominciare il suo tour invernale proprio a Pesaro?

"Ovviamente l’emozione è stata tanta, ma sono un po’ diesel ed una volta salito sul palco, poi, passa tutto. Ho portato 10 brani inediti miei e 10 rivisitazioni e devo dire che mi sono molto divertito nel comporre ed esplorare il mondo della musica".

Come è nata, quindi, questa sua passione per l’ambiente musicale?

"Mio padre era batterista, quando era a Pesaro, e mi ha cresciuto a “pane e rock“. Ho imparato molto da lui ed infatti sarà nel palco con me per accompagnarmi in questo bellissimo viaggio musicale".

Che genere suona e come è nata l’idea?

"Il mio genere si chiama indie-rock ed è uno stile che va a riprendere il vecchio e puro rock ma leggermente rimodernato, sulla scia degli Artic Monkeys, per intenderci. L’idea di fare musica, effettivamente, è abbastanza nuova, perché mi sono messo a comporre durante il lockdown, quindi 3 anni fa. Però, appena iniziato a muovermi tra le note, ho subito pensato che quella fosse la mia strada".

Lei, Marco, stasera avrà il suo spettacolo. Emozionato?

"Sono molto emozionato, anche un po’ spaventato. Non sono abituato ad esibirmi nella mia città, specialmente se in un luogo differente dal teatro, e questo un po’ mi rende titubante. Non so come il pubblico potrà reagire allo spettacolo".

Perché, di cosa parlerà?

"Verranno affrontate moltissime tematiche, sarà il viaggio di una persona all’interno della sua vita, con gioie, dolori, fortune e sfortune. Tutti argomenti che saranno alternati da goliardia e musica, ma anche da serietà. La domanda dello spettacolo sarà questa: “Esiste nell’universo un posto in cui le cose hanno un senso?“. Risponderò, o perlomeno tenterò di farlo, attraverso 8 monologhi e 8 canzoni. Un flusso di coscienza in cui il personaggio fa esperienza della vita e delle sue difficoltà, con un finale da scoprire".

Come è nata l’idea dello spettacolo?

"Mi piace dire che l’ho appena partorita, perché l’ho concepita nove mesi fa. Diciamo che si troverà molto di me all’interno di Cosmocomico e mi aprirò tanto, raccontando un po’ della mia vita attraverso il punto di vista del mio protagonista fittizio".

Alessio Zaffini