Oltre la favola, oltre l’immaginazione Ecco a voi Pinuccio, figlio di Pinocchio

L’artista John Betti presenta oggi a Palazzo Bracci-Pagani di Fano il suo libro, un seguito del celebre lavoro di Collodi

Oltre la favola, oltre l’immaginazione  Ecco a voi Pinuccio, figlio di Pinocchio

Oltre la favola, oltre l’immaginazione Ecco a voi Pinuccio, figlio di Pinocchio

Il guaio è che nella vita, se nasci Pinocchio, di legno o di carne che tu sia, c’è sempre bisogno di una fata che alla fine ti venga a dare una mano per tirarti fuori dai guai. Era successo fortunatamente col burattino di legno di Collodi grazie alla Fata Turchina e succede fortunatamente anche a Pinuccio, bambino in carne ed ossa poi diventato grande nelle vesti di un affermato professionista di prestigio, la cui storia e le cui vicende sono narrate nel libro illustrato di John Betti (foto), noto disegnatore, scrittore e vignettista anche del “Carlino“, dal titolo “Buon sangue non mente“ (Festina Lente Edizioni - Ferrara, 2023) che viene presentato oggi alle 17,30 alla Corte del Nespolo di Palazzo Bracci-Pagani di corso Matteotti a Fano.

"I capolavori come “Pinocchio“ – dice Betti – sono dei pozzi senza fondo che ti consentono di leggere sempre in maniera diversa la realtà". Ed è una realtà un po’ strana in effetti quella di Pinuccio in carne ed ossa il quale, nulla sapendo di chi fosse figlio, cominciò a dire bugie come se "le avesse nel sangue" come suo padre e come a suo padre gli facevan crescere il naso con tutto quello che può comportare un fatto del genere nella vita di un professionista. Ma anche nel libro di Betti, come nei veri classici, dei e fate sanno quando entrare in scena e rimettere le cose per il verso giusto. Lo fece Minerva con Ulisse che doveva tornare a Itaca, lo fece la Fata Turchina con il burattino di Collodi, lo fa la Fata Martina con il Pinuccio di Betti. La morale è che una cosa è dire bugie, un’altra mentire e un’altra ancora dire sempre la verità. "Mi è venuta una specie di illuminazione – dice Betti a proposito della nascita di questo libro –: come ci si deve sentire nella vita quotidiana dovendo dire sempre e tutta la verità".

Anche qui, come in tutto i classici che si rispettano a cominciare proprio dal vero “Pinocchio“, c’è, a conclusione del centinaio di pagine, una sorpresa perché sarebbe stato ingiusto che Pinuccio fosse tacciato di essere un bugiardo senza che ne avesse colpa. Con l’autore ci saranno Samuele Giombi, dirigente del liceo “Nolfi“ e Carlo Bruscia, direttore artistico di Diana Art Gallery. A collaborare è la Fondazione Carifano.

f. b.