Opere pubbliche: Regione nel mirino "Solo briciole alla nostra provincia"

Biancani e Vitri: "Appena l’8% dei fondi destinato nel piano triennale. Sanità totalmente dimenticata"

"Il piano triennale delle Opere Pubbliche approvato dalla Regione è uno stop preoccupante per la provincia di Pesaro e Urbino, la più penalizzata con solo l’8% degli investimenti previsti nelle Marche. In ritardo i cantieri per la difesa del suolo, ciclabili e la messa in sicurezza delle strutture pubbliche strategiche". A riferirlo sono i consiglieri regionali Micaela Vitri e Andrea Biancani (Pd): "Nel piano approvato ci sono solo 24 milioni – aggiungono – spalmati in tre anni. Nulla rispetto ai 122 milioni per la provincia di Macerata, ai 91 milioni di euro per Ancona. Addirittura nel Piano non ci sono l’Ospedale di Pesaro, gli ospedali e le case di comunità. Il motivo è legato al fatto che ancora non ci sono i progetti pronti. Eppure la giunta Acquaroli governa da tre anni. Secondo gli annunci e gli impegni sottoscritti, i progetti esecutivi dovevano essere pronti già da mesi".

"Ritardi continui che penalizzano la sanità – proseguono i due esponenti del Pd – della nostra provincia. Le somme destinate all’edilizia sanitaria infatti sono previste solo nelle province di Ancona, Ascoli Piceno e Macerata, pari a 61 milioni di euro totali. I lavori, per un totale di 235 milioni di euro, risultano concentrati soprattutto nelle province di Macerata (41%) e Ancona (32%), seguono Fermo (13%), Pesaro-Urbino (10%) ed Ascoli Piceno (4%). La stessa cosa vale per le infrastrutture regionali. Dopo gli annunci di strade in ogni angolo della provincia, nel Piano non ne è prevista neppure una. Sempre per la mancanza di progetti: dalla intervalliva Fossombrone-Pergola alla Pedemontana di Carpegna".

Al contrario ci sono opere ancora in questo piano triennale, che invece sarebbe stato normale non avere, perché i lavori dovrebbero già essere iniziati da anni. Ricordiamo la Sala Operativa di Pesaro per le emergenze e il 118, la manutenzione della sede del genio civile di Pesaro, le aree di laminazione sul Foglia, i lavori di messa in sicurezza di Fiorenzuola di Focara e la ciclovia del Metauro. Per quanto riguarda la ciclovia del Foglia, il tratto Pesaro-Vallefoglia non è neppure stato finanziato. "Nonostante per la prima volta ci siano fondi europei senza precedenti, la nostra provincia – dicono Biancani e Vitri – esce da questo piano penalizzata: i numeri parlano chiaro. Gli annunci sono stati tanti e le opere quasi nessuna" Eppure con questa giunta regionale il Comune di Pesaro ha firmato un protocollo d’intesa per il nuovo ospedale di Muraglia.

Non avete sbagliato anche voi ad accettare questa soluzione? "Intanto va detto che il soggetto che definisce la politica sanitaria è la Regione. La nuova maggioranza regionale ha fatto la campagna elettorale contro l’ospedale “unico“ Pesaro-Fano. I cittadini hanno votato – dice Andrea Biancani – chi diceva di fare il contrario. I sindaci hanno cercato di salvare il nuovo ospedale di Pesaro. Potevano fare una protesta più forte? Ovvio. Io dico anche che è mancato un sostegno del mondo sanitario". Luigi Luminati