Osimana, che forza. Domata l’Urbania

L'Osimana vince ancora, battendo l'Urbania con un gol per tempo. Gli ultras protestano con uno striscione e 9 minuti di silenzio per i 9 Daspo che hanno colpito la tifoseria. Tittarelli e Alessandroni segnano le reti decisivi.

osimana

2

urbania

0

OSIMANA: Santarelli, Falcioni, Mosquera, Borgese, Patrizi, Micucci, Pasquini (15’ st Mercanti), Fermani N. (30’ st Straccio), Tittarelli (49’ st Marchesini), Bugaro (34’ st Fermani R.), Alessandroni (43’ st Montesano). Panchina: Piergiacomi, Labriola, De Angelis, Baiocco. All. Aliberti.

URBANIA: Stafoggia, Aluigi (34’ st Sema), Salvi, Dal Compare, Catani, Mistura, Nouri (39’ st Paszynsnki), Carnesecchi, Nunez, Mangiarotti, Cantucci. Panchina: Urbietis, Diene, Temellini, Antonucci, Zingaretti, Franca, Giovanelli. All. Omiccioli.

Arbitro: Latuga di Pesaro

Reti: 17’ pt Tittarelli, 25’ st Alessandroni

L’Osimana vince ancora. Inizia bene il 2024 la squadra del duo Aliberti-Labriola. L’Urbania dell’ex Nunez è liquidata con un gol per tempo. Si fanno sentire anche gli ultras dopo i primi 9’ in silenzio in segno di protesta per i 9 Daspo che hanno colpito la tifoseria osimana dopo il derby di campionato di Macerata (sarà vietata la trasferta di domenica a Civitanova ai residenti della provincia di Ancona). Anche uno striscione: ‘’Diffidati con noi’’. Tifo che spinge un’Osimana (senza gli infortunati Buonaventura, Bambozzi, Triana e Ambanelli) che soffre all’inizio. L’Urbania spinge, colleziona calci d’angolo. Ma al 17’ Tittarelli, di testa, non perdona, a seguito di un angolo battuto da un Borgese in splendida forma, come in Coppa, al pari di Bugaro che sfiora il raddoppio nel primo tempo in un paio di occasioni. Nella ripresa parte ancora forte l’Urbania che cerca di mettere sotto pressione i locali. Là davanti poi Alessandroni non perdona. E’ il 25’ quando il Toro di Jesi parte in velocità, disorienta due avversari e poi con il destro conclude a rete non di potenza, ma di precisione, con la palla che colpisce il palo interno prima di infilarsi in porta.

Michele Carletti