Paladino del dimezzamento fu Vittorio Emiliani

L'articolo esamina la storia della bretella a quattro corsie da e verso Urbino, finanziata ma non realizzata. Vittorio Emiliani e Maria Lenti lottarono contro il progetto, ma nonostante ciò i lavori furono interrotti. Ora, l'autore provocatoriamente suggerisce di rifinanziare le altre due corsie mancanti, ma ciò richiederebbe un secondo Pnrr.

Urbino non avrà mai la bretella a quattro corsie da e verso la Fano-Grosseto. Il paradosso è, però, come è scritto nell’articolo qui sopra, che la strada a quattro corsie venne finanziata, ma non realizzata perché i lavori furono interrotti. Il principale artefice della lotta al progetto a quattro corsie fu il giornalista Vittorio Emiliani, affiancato anche dall’allora parlamentare Maria Lenti. Della "inutilità" di una bretella e galleria a quattro corsie, Emiliani aveva fatto una vera e propria battaglia, andando a cercare anche tra colleghi e intellettuali supporto mediatico per indurre il ministro dei lavori pubblici, Antonio Paolucci (suo amico e peraltro di famiglia urbinate originariamente) a interrompere il cantiere. Nel tempo Emiliani ha scritto più volte su queste colonne sul tema, come il 3 dicembre 2002, a pagina 11. Rivolto all’allora sindaco, Emiliani diceva: "Quasi mi sfida ad andare ad Urbino a spiegare la questione del famoso pezzo di autostrada che “parte dal nulla e arriva nel nulla“. Sono pronto. Ma di che si lamenta? La “bretella” è stata riprogettata in modo da salvare la parte più delicata del paesaggio lungo il Fosso degli Angeli. Una volta finita, temo che si dimostrerà largamente superflua rispetto ad altri adeguamenti stradali (verso Pesaro e verso Rimini)...“.

Dunque la bretella era “superflua“ anche a due corsie? Nel mezzo della battaglia per interrompere il cantiere, a nulla valsero le considerazioni di coloro che ricordavano come la penale da liquidare all’impresa avrebbe eroso fino a zero, l’intero finanziamento dei lavori. Anche se non eravamo in epoca “social“, dove ogni cittadino fa e disfa, nega e afferma incurante dei dati oggettivi, anche all’epoca si andò avanti nel bruciare tutti i soldi per le quattro corsie e poi rimetterli da capo per le due corsie. Ora, detto provocatoriamente, non sarebbe male rifinanziare le altre due corsie mancanti, visto che in effetti servirebbero. Ma servirebbe un secondo Pnrr, ovvero... parliamo di fantascienza.