"Paolo Volponi era un vero indipendente. Lottava contro la prepotenza dei potenti"

Ha raccontato personaggi bizzarri e diversi, ma sempre con la voglia di conoscere e amare.

Nato a Urbino il 6 febbraio 1924 frequentò negli anni ’40 il Liceo Classico Raffaello Sanzio e nel 1943 si iscrisse, sempre ad Urbino, alla facoltà di giurisprudenza. Muore ad Ancona nel 1994, è stato uno scrittore, poeta politico italiano, nonché senatore della repubblica italiana per due legislature.

Conosciutissimo dai letterati, ma non facilmente leggibile da un lettore non esperto, a meno che non abbia il coraggio di arrivare fino in fondo. Forse per la timidezza che aveva da adolescente, c’era in lui la voglia di far capire al lettore di riflettere su se stesso quasi in maniera aggressiva… ma questa “violenza” era solo apparente, una maschera in un uomo di grande bontà.

Se i giovani capissero l’indipendenza di questo scrittore, capirebbero la sua lotta contro la prepotenza dei potenti senza voler prendere il loro posto. Pensava che quello che più ci allontana dal "comportarci bene", fosse la paura di renderci ridicoli, infatti l’arma più potente che ha il potere per isolare i ribelli è proprio renderli ridicoli agli occhi di tutti. Per questo Volponi ha scritto soprattutto di personaggi bizzarri, diversi, ma sempre con la voglia di conoscere e amare. Personaggi sfortunati che andarono contro il destino, all’esclusione, al fallimento economico, ma senza mai perdere la retta via… Alla faccia di chi ci vuole tutti uguali e superficiali. La scuola di Urbino dedicata a Paolo Volponi celebra il centenario del suo compleanno con una scultura e una serie di incontri. Volponi è considerato un faro per i giovani studenti che cercano una strada nella vita, basata su radici, ricerca, studio e correttezza morale e lavorativa. Quello che ci affascina di più è che non si sentì mai uno “scrittore”, anche se ricevette molti premi letterari chiedeva continuamente pareri e conferme. Non si sentiva mai all’altezza, sopravvalutava le persone sicure di sé… era pieno di vita e pieno di paure… Proprio come tutti noi, come dice la nostra Dirigente Maria Lorena Farinelli.

G. Sartori,

E. Gramaccioni, M. Bressi,

E. Santi - Classe 2C