Però al momento mancano anche i computer. L’opposizione: "Spesi 20mila euro in gadget"

Il Comune di Pesaro inaugura la nuova sede della Cte, ma suscita perplessità per l'assenza di computer e l'investimento in gadget personalizzati. La consigliera Marchionni annuncia un'interrogazione per chiarire le scelte di spesa.

Però al momento mancano anche i computer. L’opposizione: "Spesi 20mila euro in gadget"

Però al momento mancano anche i computer. L’opposizione: "Spesi 20mila euro in gadget"

Tenendo presente che con nuove tecnologie si fa riferimento a metaverso, realtà aumentata e virtuale, blockchain, intelligenza artificiale qualcuno tra gli interessati a capire quali opportunità potesse dare la Cte, entrando nella nuova sede, al terzo piano di via Della Rovere 13, è rimasto spiazzato. Chi, prima di entrare si è immaginato un ambiente fantascientifico, ha invece trovato un luogo raffinato nell’arredamento, ma molto “analogico“: nessuno si aspettava il teletrasporto al posto dell’ascensore, ma in diversi sono rimasti perplessi davanti all’assenza totale di computer. La dirigente del servizio, Maria Laura Maggiuli Innovazione tecnologica e Transizione digitale del Comune, sorridente, ha rassicurato: "Intanto abbiamo inaugurato gli spazi – ha detto Maggiuli –, ristrutturati dall’amministrazione. Nel mese di marzo, avverrà l’impianto dell’attrezzatura tecnologica per far partire le attività laboratoriali. Intanto gli uffici sono già disponibili per iniziare a lavorare con la comunity e il territorio, fare le riunioni. Non volevamo perdere tempo". Al terzo piano di via della Rovere il Comune ha investito 450mila euro per ristrutturare locali di proprietà, rendendoli idonei ad ospitare la sede della Cte prima e trasferirci altri uffici poi: "Quando, tra un anno, l’esperienza della Casa delle tecnologie sarà conclusa – spiega l’assessore Riccardo Pozzi – trasferiremo qui la sede del Ced (centro elaborazione dati) comunale per cui oggi sosteniamo affitti passivi che invece andremo a risparmiare".

La consigliera comunale di centrodestra Giulia Marchionni, non la manda a dire: "Ci sono le tazze con il logo per la promozione, ma non i computer per lavorare – osserva la consigliera –. Ieri su tavoli e scrivanie, in bella mostra, c’erano 20mila euro di gadget personalizzati sul logo della Cte Square da distribuire ai partecipanti e alle non meglio specificate attività di animazione ed eventi organizzati dalla Casa delle tecnologie emergenti". A Marchionni non è sfuggita la determina d’acquisto del 23 gennaio. "Siamo sicuri che quei 20mila euro non potessero essere impiegati in miglior modo? – chiede Marchionni che annunica una interrogazione –. Siamo sicuri della necessità di personalizzare polo, felpe estive ed invernali, zaini porta computer, quaderni, borse varie, tappetini mouse, borracce, ombrelli, penne e matite, spille, lanyard porta cellulare, tazze, visori per realtà virtuale? Approfondirò la questione con una interrogazione. Sulla Cte c’è molta curiosità vista la difficoltà di comprendere gli argomenti tecnici trattati. La sfida è anche comunicativa: sul sito ci sono tante spiegazioni, ma il cittadino medio fa fatica a capire esattamente come la Cte potrà migliorare la vita dei pesaresi grazie alle tecnologie emergenti. E inaugurare una sede del “più grande laboratorio digitale di Pesaro“ senza neanche un computer, uno, da accendere non aiuta a capire di quali opportunità si continua a parlare da mesi".

Solidea Vitali Rosati