Prima l’alluvione, poi i bollettini. Cittadini infuriati a Cantiano

Il sindaco contro la Regione Marche: "Il Consorzio di Bonifica ha dimostrato insensibilità. Dovevamo essere esentati da questa tassa. Ancora aspettiamo i soldi per i danni subìti".

Prima l’alluvione, poi i bollettini. Cittadini infuriati a Cantiano

Prima l’alluvione, poi i bollettini. Cittadini infuriati a Cantiano

Anche gli utenti dei Comuni alluvionati, tra cui Cantiano, hanno ricevuto da qualche giorno i bollettini per il pagamento del contributo 2024 al Consorzio di Bonifica Marche e il sindaco Alessandro Piccini (foto) dopo aver recepito le proteste dei cittadini interviene. "Se la finalità di questo contributo – dice – è quella di consentire al Consorzio l’attività di monitoraggio e manutenzione del reticolo idrografico regionale con l’obiettivo di agire concretamente alla mitigazione del dissesto idrogeologico e del rischio idraulico, è del tutto inaccettabile, oltre ad essere dimostrazione anche di scarsa sensibilità da parte della Regione Marche, che cittadini ed imprese di territori alluvionati come Cantiano, ricevano in questi giorni i bollettini di richiesta di pagamento per un servizio che non solo non ha funzionato in una logica preventiva ma che non sta funzionando nemmeno nell’attività di ripristino dei danni causati dall’alluvione, con fossi e torrenti che sono rimasti tali, ad un anno e mezzo ormai dall’alluvione del settembre 2022. Come si può ad un cittadino o ad un imprenditore che non si sente ancora sicuro quando ci sono precipitazioni, che non s’è ancora visto ristorato dei danni subiti e la cui abitazione o attività si affaccia su alvei dei torrenti ancora pieni di detriti e biomassa chiedere il pagamento di un contributo, seppur piccolo, per un’attività di cui non ha beneficiato né sta beneficiando? Un’emergenza calamitosa non si può solo gestire con procedure, burocrazia e norme alla mano. Ci vuole anche e soprattutto buonsenso".

"Serve capire – aggiunge Piccini – che ad ogni provvedimento, norma, decisione c’è sempre qualcuno, dall’altra parte, che la subisce. E se a subirla sono cittadini stanchi, rassegnati ed a volte arrabbiati è difficile poi farne comprendere le ragioni. E’ per questo che in tanti, in questi giorni, ci hanno rappresentato la propria rabbia nei confronti di un adempimento che reputano ingiusto rispetto una popolazione duramente colpita. Piena solidarietà ai nostri cittadini ed imprese, con l’amarezza che la Regione Marche non abbia colto questa contraddizione e non abbia esentato da questo contributo i territori coinvolti dall’alluvione, non accogliendo di fatto questa nostra richiesta".

am. pi.