Pugno all’avversario. Volano tre denti. Calciatore all’ospedale

È successo sabato a Fano durante la partita tra Tre Ponti e Maroso Mondolfo. L’arbitro, spintonato, ha sospeso il match. Scattolini: "Valutiamo la querela".

Bocca sanguinante, addio a un dente, un altro rimasto attaccato, ma col futuro incerto e forse un terzo che si riesce a salvare. Questo il finale di un parapiglia avvenuto al centro dell’area della partita di terza categoria che metteva di fronte, sabato mattina a Fano, davanti a poco meno di 50 spettatori, dirigenti compresi, Tre Ponti contro il Maroso Mondolfo. E il giocatore col sangue in bocca quando ha visto l’arbitro Luca Pucci della federazione di Pesaro estrarre il cartellino rosso per l’espulsione, gli è andato incontro e lo ha spintonato. Finale della storia: partita sospesa a cinque minuti dal termine sul punteggio di uno a uno e tutti a casa. Per modo di dire, perché l’aria in campo era molto tesa. Ma il tutto si è concluso con il solo rimbalzare di parole grosse.

Il dopo partita è questo: il giocatore del Mondolfo colpito in bocca, Sasha Pierpaoli, marottese doc – una famiglia di pescatori – è stato acdcompagnato al pronto soccorso del Santa Croce dove oltre ai denti poenzolanti gli hanno anche diagnosticato un trauma cranico "perché quel pugno lo abbiamo sentito anche noi che eravamo in tribuna – dice il presidente del Mondolfo, Giovanni Scattolini –. Ci sta tutto in un campo da calcio, ma arrivare a dare un pugno in faccia a un giocatore avversario proprio no, per cui stiamo valutando se agire anche penalmente. Comunque siamo dovuti andare all’ospedale anche per una questione legata alle assicurazioni, per cui avevamo bisogno di un referto medico in mano. I denti? Adesso Sasha Pierpaoli deve andare da un dentista e capire se almeno un dente riesce a salvarlo".

Il giocatore avversario che rischia di passare un po’ di guai se la questione va avanti si chiama Raffaele Cirillo ed abita a Fano. A raccontare l’antefatto è proprio il presidente del Maroso Mondolfo: "Si stava battendo una punizione e quasi tutti i giocatori erano dentro l’area. Come capita in questi casi, magari, c’è scappato anche qualche calcetto sulle caviglie dell’avversario. Ed è quello che è accaduto tra il nostro Pierpaoli e Cirillo per cui dopo qualche scambio di parole Cirillo è partito con un gancio che ha raggiunto in bocca il nostro giocatore. Bocca insanguinata, espulsione doppia, spinta all’arbitro e partita sospesa". Il tutto in un clima bollente. Per fortuna la partita non si è trasformata in una rissa generale sul campo del Cicogna ma è terminato con tutti sotto la doccia a raffreddare i bollenti spiriti e uno che invece andava verso il Santa Croce.