Quel ponte sgarrupato: "Ferri morsi dalla ruggine e degrado evidente"

Il passaggio di Case Bruciate grida scandalo, domani in consiglio si discute l’interrogazione di Emanuele Gambini: "Spero che Pozzi dia le risposte giuste" .

Quel ponte sgarrupato: "Ferri morsi dalla ruggine e degrado evidente"

Quel ponte sgarrupato: "Ferri morsi dalla ruggine e degrado evidente"

Il ponte all’altezza di via dei Ciliegi, all’ingresso di Case Bruciate è stato transennato per ragioni di sicurezza. "E’ evidente lo stato di degrado – ha sottolineato Emanuele Gambini, consigliere counale di Prima c’è Pesaro in un interrogazione che sarà discussa in consiglio domani –: mi auguro di ricevere dall’assessore Riccardo Pozzi, nella risposta che avrò durante il dibattito consiliare, qualcosa in più di una generica rassicurazione. L’ammaloramento non è frutto del caso, ma della sistematica assenza di manutenzione. Lo vediamo sia nei ferri morsi dalla ruggine che nella struttura in cemento, vistosamente sgarrupata. Che questa struttura debba invece essere garantita nella sua funzione è fuori di dubbio: infatti non è un ponticello nella landa desolata delle campagne, ma è l’ingresso al centro abitato di Case Bruciate, il cui traffico, appesantito dai mezzi diretti anche verso Tavullia, è intenso. I residenti hanno più volte manifestato l’esigenza di mettere mano alla sicurezza stradale che ravvisa proprio all’altezza del ponticello uno dei punti critici attenzionati dalla stessa amministrazione". Gambini si riferisce alla doppia dotazione di new jersey che costeggiano il ponticello e segnaletica di rinforzo, messi per evidenziare in modo inequivocabile l’attraversamento anche all’imbrunire. "La strettoia, causata dal restringimento della carreggiata con i new jersey è stata pensata dall’amministrazione come deterrente alla velocità", dice un abitante di Case Bruciate che ha partecipato due estati fa alla riunione con l’assessore Belloni riguardante gli interventi da fare per migliorare la sicurezza stradale.

"I birilli bianchi e rossi – dice un passante, residente di Case Bruciate – li hanno messi ad ottobre, dopo che a Venezia è caduto il pullman". In paese, insomma c’è anche chi ricollega la presenza dei new jersey alla tragedia, avvenuta lo scorso ottobre tra Venezia e Marghera, quando un pullman è precipitato da un cavalcavia in un tratto in cui il guard rail o era rovinato o era del tutto assente.

"A quelli del Comune gli è presa la paura – conclude il passante – di dover venire a ripescare qualcuno dal fosso: la balaustra è fradicia". Gambini non conferma né smentisce: "Il tema non è stabile quando questi new jersey siano stati messi – dice il consigliere di centro destra – Dico, invece, che è necessario intervenire in modo più serio. Il rischio di sbandare e finire nel fosso c’è perché gli automobilisti sono abituati a percorrere questo tratto con velocità, infischiandosene, spesso del limite Zona 30 imposto. Le auto prendono a correre anche perché la strada è in discesa. In primissima battuta credo che sia necessario aumentare la visibilità di questo punto critico: propongo un segnale lampeggiante, utile a chi viene da fuori e non sa della strettoia creata dai new jersey".

Nella sua interrogazione Gambini chiede se l’amministrazione ha previsto un intervento manutentivo sulle ringhiere di protezione e come verrà migliorata la viabilità: "Verrà installato il segnale di senso unico alternato – ha osservato Gambini – o verranno rimossi i new jersey?. A volerlo sapere sono i residenti di Case Bruciate che a più riprese hanno sollecitato interventi per aumentare la sicurezza".

Solidea Vitali Rosati