Rapina una donna e si fa un selfie con i soldi Borseggiatore e "palo" davanti al giudice

"Mi ha bloccata, mi ha sorriso e poi ha afferrato la borsa nel cestino della mia bici ed è fuggito, seguito dall’amico. Lì dentro c’erano quasi 1200 euro, il mio stipendio di ottobre, i soldi che dovevo mandare a mia figlia e a mia nipote in Ucraina dove vivono sotto la guerra, senza acqua né luce". Attimi di paura e disperazione quelli vissuti dalla 70enne ucraina rapinata da due fanesi a novembre, vicino a San Paterniano, alle 17. Ma il borseggiatore e il suo "palo" non hanno fatto molta strada. A incastrarli sono state le telecamere. E anche la stessa donna e una testimone che l’hanno riconosciuto tra le fotosegnaletiche della Polizia. Non solo. Un ulteriore elemento lo ha fornito lo stesso rapinatore che si è scattato un selfie con i soldi e il suo volto in bella mostra. Foto inviata al complice su whatsapp. Arrestati ai domiciliari, ieri era il giorno degli interrogatori di garanzia. Ma si è presentato solo l’autore del borseggio, un 20enne fanese, il quale, difeso dall’avvocato Marco Defendini, ha ammesso il fatto ma ha detto di non aver bloccato la signora. Non si è visto invece il complice, un 23enne originario di Cagli.

e. ros.