FRANCESCO PIERUCCI
Cronaca

"Rilanciare la città? Servono imprese giovani"

La ricetta di Giovanni Alvarez, presidente del Consiglio degli studenti universitari. "Bisognerebbe puntare alla creazione di start-up"

"Rilanciare la città? Servono imprese giovani"

"Rilanciare la città? Servono imprese giovani"

L’imprenditoria giovanile come (ulteriore) strumento per i rilancio della città di Urbino. Da subito. A sostenerlo e a spiegare come farlo è un giovane. Ovvero Giovanni Alvarez, presidente del Consiglio degli studenti universitari.

Alvarez, molto attivo in città nel sociale e in politica, è anche volto e referente di Italia Viva. Partito con il quale ha partecipato al tavolo di centro sinistra per la creazione della colazione in corsa alle prossime elezioni amministrative ducali.

"Uno dei temi fondamentali su cui varrebbe la pena di concentrarsi per porre le basi del rilancio della città è quello dell’incentivo all’imprenditorialità giovanile - spiega -. Una recente indagine del Sole 24 Ore classifica la nostra provincia all’ottantaduesimo posto (dieci posizioni in meno rispetto al 2021) per la qualità e la quantità di ‘imprese giovanili’.

Urbino, come città di riferimento dell’entroterra, dovrebbe puntare fortemente su questo tema e mettere in campo una serie di misure finalizzate alla creazione di start-up giovanili da un lato e di imprese di artigianato qualificanti per il territorio dall’altro".

Come farlo e con quali risorse. Esistono infatti degli incentivi che Giovanni Alvarez illustra: "Ad oggi sono disponibili un grande numero di possibilità, pensiamo ai fondi europei di sviluppo regionale o all’innovativo, come il fondo ‘On – Oltre nuove imprese a tasso Zero’ di Cassa Depositi e Prestiti. Tuttavia, c’è una grande difficoltà ad accedervi da parte di giovani con idee imprenditoriali, per mancanza di supporto e non conoscenza di un settore così complesso come quello dei finanziamenti pubblici.

Il Comune di Urbino, dovrebbe diventare l’hub di start-up e imprese di artigianato giovanili dell’entroterra implementando, come avvenuto in alcuni comuni sardi, un’apposita struttura con professionalità provenienti anche dall’Ateneo che sappia assistere i giovani del territorio, interessati ad avviare un’attività, nel processo di redazione delle domande e supportandoli nei primi anni di vita dell’azienda, diventando di fatto un incubatore di imprese.

Occorre pensare anche a meccanismi di incentivo per rendere attrattiva Urbino e trasformarla nel luogo in cui i giovani della provincia avviano i propri progetti imprenditoriali". Per realizzare questo, secondo il preside del Consiglio degli studenti, è necessario attuare delle azioni ben definite- Ad esempio "bisogna pensare a sgravi sull’imposta addizionale Irpef e un abbattimento della Tari per queste tipologie di imprese. Anche sull’Irap si dovrebbe prevedere un fondo che rimborsa in percentuale ai giovani imprenditori l’esborso della tassa regionale. Le strutture di proprietà del Comune dovrebbero essere messe a disposizione dei giovani imprenditori a prezzi calmierati così da poter essere riqualificate e offrire loro un aiuto nei primi anni di attività.

Se vogliamo rilanciare la città per renderla attrattiva e riportare vivacità economica e culturale - conclude -, occorre creare opportunità per i giovani ponendo l’accento sul tema occupazione e imprese. Bisogna promuovere politiche giovanili che vadano verso la creazione di occupazione stabile per le nuove generazioni cittadine. Diamo un futuro ai nostri giovani", rimarca in chiusura Giovanni Alvarez.