Risiko a Muraglia: continua la ricerca di spazi

L'avvio del cantiere per il nuovo ospedale di Muraglia a settembre potrebbe essere ritardato, con l'Ast che cerca nuove soluzioni per trasferire i servizi attuali. Un centinaio di utenti dovranno trovare una nuova collocazione durante i lavori.

Malgrado le rassicurazioni spese anche di recente dagli esponenti della giunta regionale, sull’avvio a settembre del cantiere per la costruzione del nuovo ospedale di Muraglia è lecito porsi qualche dubbio. Anche alla luce dell’ennesimo bando con cui l’Ast, Azienda sanitaria territoriale, ha avviato l’ennesima indagine di mercato per sondare l’eventuale disponibilità di edifici idonei ad ospitare gli utenti e le attività che al momento sono allestite nell’area di Muraglia da sgomberare.

"Stante l’imminente avvio del cantiere del nuovo Ospedale di Pesaro presso la zona di Muraglia e l’attività di riqualificazione dell’area San Benedetto – si legge –, questa Ast ha necessità di verificare con gli operatori economici proposte progettuali finalizzate a garantire il mantenimento dei servizi in essere". Servizi che attualmente vengono svolti in strutture che insistono nell’area dei futuri cantieri: l’Rsa Tomasello (cure riabilitative di mantenimento per disabili gravi con 27 posti letto); Comunità protette maschile e femminile (20 posti letto maschili e altri 20 femminili); la Srr, struttura socio riabilitativo con 18 posti letto (tutti a Muraglia) e il Cser, centro diurno "Il Gabbiano" con 16 utenti (in via Belvedere).

In pratica, un centinaio di utenti che dovranno presto fare le valigie e trovare una nuova collocazione. Per quanto? Per tutto il tempo che servirà a portare a termine il nuovo ospedale.