Rivoluzione scuole. Ecco la bozza del piano. Poi la parola alla Regione. Il nodo dell’Agrario

Il Cecchi diventerebbe un unico istituto con il Centro per l’istruzione adulta

Rivoluzione scuole. Ecco la bozza del piano. Poi la parola alla Regione. Il nodo dell’Agrario

Rivoluzione scuole. Ecco la bozza del piano. Poi la parola alla Regione. Il nodo dell’Agrario

La proposta che il presidente della Provincia Giuseppe Paolini domani porterà in consiglio per il voto definitivo dei sindaci sulla riorganizzazione della rete scolastica provinciale prevede novità per Pesaro, Fano, Urbino e Cagli. Il documento una volta approvato – il piano del dimensionamento provinciale – verrà inviato alla Regione perché, entro il 31 dicembre, deliberi sul da farsi. Volendo anticipare il contenuto della proposta di Paolini partiamo dalle soluzioni prospettate per Fano e Pesaro, visto che per Cagli e Urbino abbiamo già abbozzato gli indirizzi in articoli usciti in questi giorni. E cioé: per Cagli si prefigura la costituzione di un Omnicomprensivo tra l’Istituto superiore Celli e l’Istituto comprensivo Tocci; mentre per Urbino si prefigura la fusione, in un’unica scuola, degli Istituti comprensivi Volponi e Pascoli.

Cosa si prefigura per Fano? Le due scuole – San Lazzaro e Sant’Orso – sono sopravvissute alla norma nazionale che ha abolito le direzioni didattiche nel 2011. Con la legge di bilancio dell’anno scorso che ha inquadrato per le Marche il taglio di 19 autonomie di cui 4 nella nostra provincia, non potevano continuare ad esistere. E così, sulla base di una rioganizzazione complessiva di tutti gli Istituti comprensivi fanesi, la proposta fatta propria dal documento che Paolini presenterà domani al consiglio provinciale vede la nascita di due nuovi Istituti comprensivi. Il primo potrebbe essere l’Istituto comprensivo Sant’Orso da 918 alunni con una scuola media – la Montesi – di nuova costituzione. Il secondo potrebbe essere l’Istituto comprensivo Gandiglio San Lazzaro da 1.113 alunni. Quest’ultimo, secondo la bozza, sarebbe costituito dalla media Gandiglio e dalle scuole dell’ex direzione didattica San Lazzaro (le scuole dell’infanzia Vallato-Girotondo; Tre Ponti - Verne; Vago Colle; le primarie Corridoni e Montessori). La primaria Raggi, invece, approderebbe all’Istituto comprensivo Padalino che così riorganizzato arriverebbe a contare 1.087 alunni. Solo l’Istituto comprensivo Nuti potrebbe restare invariato dall’alto dei suo 1.208 alunni. Il condizionale è d’obbligo perché durante il dibattito, ieri in Provincia, con i sindacati è emerso un aspetto sociale importante: "Confrontandomi con i dirigenti scolastici – osserva Riccardo Rossini, presidente Associazione presidi – è emerso che la rioganizzazione dei plessi sotto i vari Istituti comprensivi dev’essere migliorata in alcune scelte. Quindi in linea di massima la composizione è quella abbozzata dal provvedimento che domani Paolini porterà in Consiglio provinciale, ma questa sarà modificata tenendo conto dell’analisi sociale locale".

La quarta autonomia ad essere accorpata sarà a Pesaro: "La proposta vorrebbe accorpare a un Istituto professionale, come l’Agrario Cecchi il provinciale Centro per l’Istruzione adulta, il cosiddetto Cpia – spiega Rossini –. Nelle Marche i Cpia sono 5 e ognuno sarebbe accorpato con un professionale diverso. Ma c’è un ma". Quale? "Questa soluzione non sarà adottata se fare l’accorpamento trasformasse il professionale, quindi l’Agrario Cecchi, in Omnicomprensivo, poiché il Cpia è inquadrato, nel sistema scolastico nazionale, nella categoria delle scuole medie. L’ufficio scolastico regionale ha inviato un quesito al ministero, riguardo questo aspetto".

Solidea Vitali Rosati