"Roma, grande ribalta. Importante è mandare avanti la ricerca e la formazione"

Marco Andreani, 69enne biologo, è stato eletto presidente europeo della società di immunogenetica. Ha lavorato con il premio Nobel Edward Thomas ed è stato uno della grande cucciolata cestistica della Lupo di Pantano. Ora spinge la ricerca nel settore e forma i laboratori europei.

"Roma, grande ribalta. Importante è mandare avanti la ricerca e la formazione"

"Roma, grande ribalta. Importante è mandare avanti la ricerca e la formazione"

Marco Andreani ha tante di quelle medaglie sul petto che se non lo sorreggesse un fisico ancora atletico, girerebbe curvo, piegato in avanti. E’ tante cose questo 69enne, anche se è finito sotto i riflettori qualche mese fa perché è stato eletto presidente europeo della società, lui biologo, di immunogenetica. Tradotto: sono coloro che studiano la compatibilità del sangue ed anche i tessuti. Nel campo dei trapianti se sono compatibili tra donatore e ricevente. Per dirla in volgare, evitare il famoso rigetto. Per dirla ancora in volgare: salvare la pelle. Un percorso che nasce nel reparto di Ematologia guidato da Guido Lucarelli, "una persona che ha fatto crescere i colleghi ed è stato sempre lungimirante. Con lui sono andato un anno a Seattle negli Stati Uniti per lavorare con il premio Nobel Edward Thomas", racconta Marco Andreani.

Quando ripercorre quegli anni Andreani, ha un filo di malinconia nella voce "perché Pesaro ha perso un grande centro di ricerca, ma se devo essere sincero non so rispondere sui perché tutto è finito così. Dico solo che è stato un gran peccato".

Lo ‘scioglimento’ di Pesaro l’ha portata a Roma: una grande ribalta?

"Sicuramente perché all’Imu abbiamo fatto grandi cose in questo campo di ricerca e poi è iniziata anche la collaborazione con l’ospedale Bambin Gesù assieme al professor Franco Locatelli. Essendo il Bambin Gesù un ospedale pediatrico noi lavoriamo su organi che sono stati prelevati a persone ancora in vita".

In questa grande ribalta internazionale dove lei è stato eletto alla presidenza, il vostro compito qual è esattamente?

"E’ un incarico che mi ha reso molto felice anche se tutta questa pubblicità l’avrei evitata con piacere. Che facciamo noi? Spingiamo verso la ricerca, ed è nostro compito uniformare tutti i laboratori che studiano l’immunologia. Ho fatto parte anche degli ispettori che andavano a controllare i vari centri europei. Spingere verso la formazione. Sostanzialmente spingere la ricerca nel settore".

Uno scienziato, Marco Andreani ma con un passato anche molto particolare perché è uno della grande cucciolata cestistica della Lupo di Pantano. "Volevamo anche scrivere un libro...". E con la Lupo ha vinto anche un titolo nazionale ai Giochi della Gioventù, ha fatto parte di rappresentative internazionali ed ammette "mi avevano chiesto al Simmenthal (Milano, ndr) ma i miei genitori non me lo dissero". Il destino era un ’altro. Ma lo sport resta nel sangue di Marco Andreani. E’ uno stakanoviosta della pallavolo in acqua. Tutte le estati, stessa spiaggia, stesso mare.

m.g.