Rubano monetine del bar. Arrestati e rilasciati

Sono due ventenni che abitano a Marotta. Ieri sono stati interrogati dal gip. Hanno risarcito e chiesto scusa. Disposto l’obbligo di firma dai carabinieri.

Rubano monetine del bar. Arrestati e rilasciati

Rubano monetine del bar. Arrestati e rilasciati

Avevano rubato sotto casa, a Marotta. Erano entrati di notte in una gelateria al centro del paese dove hanno trovato un telefonino, spaccato un erogatore di palline per bambini in modo a arraffare pochi spiccioli per poi infilarsi nel negozio a fianco, una sanitaria. Solo che le loro mosse sono state viste e sentite da un vigilantes che li ha bloccati in flagranza di reato facendo intervenire i carabinieri di Fano e della stazione di Marotta. Arrestati e posti ai domiciliari, ieri i due giovani ladruncoli, un 18enne e un 19enne del luogo, incensurati, in vena di mettersi nei guai, sono stati interrogati dal gip per l’udienza di convalida assistiti dagli avvocati Andrea Guidi e Savino Donvito. I ragazzi hanno spiegato che non pensavano di fare qualcosa di grave ma era soprattutto una bravata. Il telefonino poi non volevano rubarlo ma in qualche maniera intendevano formattarlo per un futuro utilizzo, da qui anche l’ipotesi di reato di ricettazione. Il giudice Giacomo Gasperini li ha ascoltati a lungo avvertendo un disagio esistenziale nei due ragazzi che può avere origini lontane. Contrariamente a quanto chiesto dalla procura, che li voleva agli arresti domiciliari per il pericolo che potessero farlo di nuovo, il gip ha deciso per loro di rimetterli in libertà con l’obbligo di presentarsi in caserma dai carabinieri per la firma. Ma anche su questo, comprendendo le difficoltà delle famiglie per accompagnarli a orari prestabiliti, il giudice ha dato la possibilità ai genitori di accordarsi con i carabinieri della locale stazione al fine di stabilire un calendario delle firme preciso. E’ chiaro che il maltolto è stato subito riconsegnato ai legittimi proprietari. Nel corso dell’interrogatorio, i due ragazzi si sono dimostrati dispiaciuti di quanto hanno fatto assicurando di non incorrere più in situazioni di questo tipo. E sempre ieri, il tribunale di Pesaro ha condannato l’ex giocatore del Fano Yaya Sow. Aveva tre capi d’imputazione, dalla rapina alla tentata estorsione alla detenzione di 7,8 grammi di cocaina. E’ stato riconosciuto colpevole per quest’ultima accusa e condannato a 6 mesi di reclusione, pena sospesa.