Salute mentale, soluzione spezzatino Diaspora dei servizi anche fuori città

Comunità e uffici in partenza da Muraglia verso Santa Colomba, la Celletta, Vallefoglia. Incognita Srr

Salute mentale, soluzione spezzatino  Diaspora dei servizi anche fuori città

Salute mentale, soluzione spezzatino Diaspora dei servizi anche fuori città

di Benedetta Iacomucci

Si prospetta una soluzione ’spezzatino’ per gli utenti e i servizi di salute mentale di Muraglia: viaggiano verso il Santa Colomba, l’Apsella di Vallefoglia e via del Novecento, con una grande incognita per quanto riguarda l’Srr, struttura residenziale psichiatrica che ospita 18 utenti e per la quale al momento non si è fatto avanti nessuno. L’indagine di mercato per reperire locali dove trasferire le varie comunità e i diversi servizi di Salute mentale, tenuti a liberare l’area per far posto al futuro cantiere per il nuovo ospedale, ha disegnato una mappa che spazia anche al di fuori del Comune di Pesaro, arrivando fino a Vallefoglia. Vediamo nel dettaglio.

La Rsa Tomasello – una struttura da 27 posti letto che ospita pazienti disabili gravi con problemi psicofisici – potrebbe finire al Santa Colomba o in via del Novecento, negli uffici alla Celletta dell’imprenditpre Wiliam Guerra. Sopralluoghi sono in corso. Una decina di giorni fa la commissione tecnica guidata dalla dottoressa Elisabetta Esposto, dirigente del Distretto sanitario di Pesaro, ha ispezionato la struttura di Torraccia, in particolare Villa Pini, oggi adibita a casa di riposo. Si tratta di un edificio su 4 piani, che tra i suoi punti di forza ha il fatto di essere dotato di tutti i servizi (ristorazione, lavanderia...) e di avere un ampio giardino esterno. Il punto debole è quello di essere, per l’appunto, disposto su 4 piani, ma essendo l’edificio dotato di ascensori anche questo svantaggio sembra gestibile. E, in definitiva, non ci sono poi tante alternative. Resta da chiarire a questo punto solo l’aspetto economico. Entro il 18 il consorzio sociale Santa Colomba dovrà fare un’offerta che poi passerà al vaglio della commissione.

Stesso iter dovranno seguire gli altri interlocutori. Come detto per la Rsa Tomasello si è fatto avanti anche l’imprenditore William Guerra, che dispone di locali in via del Novecento, alla Celletta. Locali che in alternativa potrebbero tornare utili anche per le due comunità protette, quella femminile e quella maschile, con una ventina di utenti ciascuna. Guerra si è fatto avanti anche con un’altra struttura di sua proprietà, quella nuovissima all’Apsella di Vallefoglia. Un enorme edificio nato come residenza per anziani, ma che all’occorrenza si candida ad ospitare anche gli ambulatori medici del centro di salute mentale e le sedi di numerosi altri servizi: l’unità di valutazione integrata (Uvi), il Punto unico di accesso (Il Pua, che fornisce risposte sui servizi sanitari del territorio e sulle tipologie di assistenza disponibili), l’assistenza domiciliare integrata (Adi), il sistema informativo aziendale (Sia).

Nell’attesa che le ispezioni e le offerte facciano il proprio corso, c’è già chi boccia in toto l’operazione. "L’ennesimo pasticcio – tuona Andrea Biancani, vicepresidente del consiglio regionale – che comporterà lo spezzettamento dei servizi nel territorio, con ulteriori disagi per i pazienti, per le famiglie e per il poco personale rimasto. Un’operazione che porterà allo spezzettamento delle sedi dei servizi, provocando notevoli disagi per i pazienti – che hanno bisogno di essere inseriti in contesti sociali vivi e accoglienti –, per le loro famiglie – costrette a spostamenti più frequenti e distanti – e per il personale sanitario che dovrà fare avanti e indietro da una sede alle altre. Il tutto in una condizione già critica per la carenza di personale". La soluzione, per Biancani, c’era: "Bisognava recuperare gli immobili di proprietà con i fondi del Pnrr, a partire dai locali del San Benedetto lungo il corso, per i quali c’è già un progetto definitivo di proprietà della Regione". Invece "i servizi legati alla salute mentale, ora a Muraglia, finiranno in affitto in giro per la città e nei comuni vicini, nonostante manchino ancora i progetti del nuovo dell’ospedale".