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Scolari oppure universitari. Premiati ciceroni di ogni età
Premiati i "ciceroni" della cultura, guide turistiche di svariate età che hanno accompagnato migliaia di persone, durante le giornate Fai autunnali e primaverili, attraverso i monumenti, le chiese e tutti gli angoli segreti che costellano la nostra provincia. Ieri mattina, nella Sala Metaurense della prefettura di Pesaro, si è tenuta la cerimonia di premiazione di questi giovani, con attestati che lodavano l’impegno dedicato a far scoprire bellezze a volte date per scontate. "I ragazzi che hanno preso parte a questo progetto sono 463, provenienti da 24 scuole provinciali – ha spiegato Beatrice Crinelli, delegata Fai per le scuole –. Abbiamo dato la possibilità agli studenti, di ogni formazione e grado, di seguire dei corsi specializzati sulle strutture che hanno preso parte alle giornate Fai, rendendoli a tutti gli effetti degli ’apprendisti ciceroni’. La cosa che ci fa tanto piacere è che è giovani sono sempre di più, sempre più amanti della cultura che li circonda. Questo per noi è un grande traguardo, fa capire che la cultura parte dalla gioventù".
Dalle elementari all’università, infatti, i "ciceroni" si sono molto impegnati tra le varie opere, districandosi tra storia e arte: "Sono venuti a chiedere in classe chi volesse prendere parte a questa esperienza – racconta Sara Tornati, studentessa della scuola media Manzoni di Pesaro –. Abbiamo presentato il parco Miralfiore, luogo a cui io sono tanto affezionata. Sicuramente è stata un’esperienza formativa ed educativa, che mi ha aiutata a conoscere meglio il mio territorio". Anche Claudio Lupi, dell’Istituto Agrario "Cecchi", si è prodigato per far scoprire le ville del territorio: "Miralfiore, Meucci Severi, sono solo alcune di quelle che abbiamo girato. Ora sono in 5ª superiore, ma spero di poter diventare volontario a tutti gli effetti. Studiando a Villa Caprile, fortunatamente, mi sono potuto ’allenare’ raccontando la mia scuola". Infine, arrivando all’università, anche Aurora Bardeggia, laureata in Storia dell’Arte alla "Carlo Bo" di Urbino, racconta la sua esperienza: "Abbiamo avuto modo di approfondire la storia di luoghi che frequentiamo praticamente tutti giorni. La nostra ’missione’ è stata far scoprire il tema dell’incisione, tecnica artistica molto antica ad Urbino, che permetteva di divulgare immagini e conoscenze prima dell’invenzione della stampa digitale. Nel Museo dei Gessi avevamo un codice antico in cui era illustrato, con una xilografia, l’Idolino di Pesaro o al Polo Volponi, nelle collezioni mineralogiche, c’era volumi antichi di Ulisse Aldobrandi con incisioni rappresentanti le scoperte scientifiche dell’epoca".