Si sono aperte ieri a Urbino le celebrazioni per i cento anni dalla nascita di Paolo Volponi. La città ricorda il suo scrittore, intellettuale e politico più celebre per un anno. Una figura fondamentale della cultura del Novecento che in questi mesi sarà ricordato con una serie di eventi in diverse città di Europa. Ieri, dopo l’apertura della mostra a Palazzo Passionei sede della Fondazione Carlo e Marise Bo e prima dell’apertura del convegno in programma fino a domani, è stata scoperta la targa commemorativa sulla casa natale di via Matteotti a San Polo.
"Una grande manifestazione di affetto e di tutta la comunità – ha detto emozionata Caterina Volponi, figlia dello scrittore e poeta dopo la cerimonia –. Già il lavoro della mostra è stato collettivo così come i contatti di questi anni con Comune, Università, Accademia di Belle Arti, Fondazione Bo e Galleria Nazionale delle Marche e tutti quelli che hanno collaborato con grande amicizia. Mi fa molto piacere la targa sulla casa, un segno di affetto. Così come la mostra che spero farà conoscere meglio la vita e l’opera di Volponi che ha avuto tante vite in una. Sempre con passione, ottimismo e con Urbino nel cuore".
Foto: scopertura della lapide
Francesco Pierucci