"Sì al biodigestore, ma con le compostiere"

Maria Rosa Conti è il nuovo assessore all’Ambiente: "Per una città come Pesaro è anomalo non avere un piano del verde"

"Sì al biodigestore, ma con le compostiere"

"Sì al biodigestore, ma con le compostiere"

Il sindaco Matteo Ricci, in vista delle prossime elezioni (europee), fa... i Conti con l’ambiente. O meglio, con un rimpasto di giunta, nomina assessore all’ambiente Maria Rosa Conti. A ben vedere il gruppo consiliare di Europa Verde-Verdi era l’unico di maggioranza, senza un assessore in giunta: ha cominciato a scalpitare, galvanizzato, se non altro, dai 2mila voti registrati in città dalla Conti alle ultime politiche – candidata nel listino plurinominale al Senato. Da settembre cosa è cambiato? "Ho ritenuto politicamente importante far entrare i Verdi in giunta comunale– ha detto Ricci – essendo (insieme a Sinistra Italiana) dalle ultime elezioni politiche, in Parlamento, all’opposizione del Governo Meloni".

Tra l’ex assessore Heidi Morotti e Conti, a non sorpendersi del rimpasto è stata proprio Conti. "Vero, ma devo riconoscere al sindaco Ricci di aver avuto coraggio: non era scontato che facesse questo passo. Di conseguenza testimonio che il Pd riconosce la titolarità ad altri partiti alleati di portare avanti dei temi e di avere delle competenze specifiche, senza pensare, in modo autoreferenziale di poter fare tutto da solo. Inoltre dopo l’esito delle politiche, con 2mila voti raccolti in città, noi di Europa Verde - Verdi ce lo aspettavamo".

Il vostro “scalpitare“ è emerso durante l’ultimo consiglio comunale: avete approvato il previsionale, ma con molte riserve, espresse senza peli sulla lingua.

"Sì, ho rimarcato la mancanza, nel bilancio, di un capitolo sull’ambiente, sulla transizione ecologica. E’ miope, nel 2023, con tutte le problematiche note, che non si abbia una voce strutturale come c’è per la cultura o per altre deleghe importanti. Fino a quando non c’è una dignità di bilancio, per quanto efficaci siano le azioni spot, non hanno la forza di una visione unitaria e di una programmazione lungimirante. E’ anacronistico che il Comune non abbia il piano del verde, mentre ha il regolamento del verde urbano che va assolutamente migliorato. Il Parco Miralfiore merita un Piano di gestione. Noi potremo aiutare nel migliorare questi aspetti".

Quale posizione ha sul biodigestore o sull’ampliamento dell’Istituto zooprofilattico?

"Quella di non essere mai prevenuta – osserva Conti –: conoscenza e approfondimenti al servizio della cittadinanza sono la base della partecipazione democratica promossa da Europa Verde- Verdi a tutti i livelli. Non siamo il partito dei “no“ a tutti i costi e nemmeno il partito che costruisce il proprio consenso sulla sindrome Nimby (not in my back yard; non nel mio cortile). I problemi si affrontano e si cercano le migliori soluzioni possibili senza sposare,per pigrizia, scorciatoie. In linea di massima i biodigestori sono rimedi impiantistici che possono conciliarsi con la visione ambientalista di Europa Verde. Ma io mi astenni perché è giusto verificare le migliori strade possibili: proponemmo di valutare, per esempio, di affiancare al biodigestore, le compostiere di comunità, come accaduto a Tivoli".

E sulle comunità solari?

"Il progetto, avviato da chi mi ha preceduto è interessante, ma riguarda il privato. E’ giusto interrogarsi anche su come efficientare il Comune".

Per il Parco Miralfiore quali azioni porterà avanti?

"Con l’assessore Belloni proseguiremo una strategia sugli spazi aperti che contempla la gestione dei Parchi, sul modello del Comune di San Lazzaro di Savena. Serve un organismo di confronto con i cittadini: penso ad un tavolo ambiente a cui dare una dignità istituzionale".

Solidea Vitali Rosati