Silvia Venerucci: "Serve un futuro a Sassocorvaro-Auditore"

Si presenta la candidata sindaco della lista “Condivisione e partecipazione“. "Siamo una squadra civica". Tanti i problemi sul tappeto: "Il territorio è collegato male e non si sono fatti investimenti".

“Condivisione e partecipazione“ è la lista in corsa per il Comune di Sassocorvaro-Auditore. È guidata dalla candidata sindaco Silvia Venerucci, impiegata 50enne, che precisa subito: "La nostra è una squadra civica. Ogni singola provenienza del territorio e politica è un arricchimento. Siamo in fase di costruzione e incontro con i cittadini. Ma anche di programmazione in prospettiva".

Cinque anni di lavoro in Consiglio comunale: cosa manca?

"La comunicazione con i cittadini da parte dell’Amministrazione guidata da Daniele Grossi. Per noi è il primo punto tant’è che è nel nome della lista. Abbiamo già iniziato un primo giro di incontri sul territorio".

I progetti principali se eletti?

"Dare un ruolo di rilievo a Sassocorvaro-Auditore. E’ il Comune più grande dell’Unione montana e deve essere l’ente promotore di progetti e servizi sovra-comunali. Serve una seria programmazione a breve e lungo termine".

Parliamo di temi. La sanità?

"Siamo per la sanità pubblica. Abbiamo chiesto un Consiglio comunale aperto sul tema e anche presentato una mozione per impegnare il Comune a chiedere a Regione e Governo nazionale dei fondi in più per la sanità pubblica, bocciata dalla maggioranza. Bisogna rafforzare la rete di emergenza-urgenza e la medicina territoriale. È una voce molto importante su cui bisogna costantemente vigilare. Sarà nostra premura perché non serve un interessamento in solitaria e sporadico, ma un coinvolgimento di tutto il territorio".

Viabilità e isolamento?

"Le infrastrutture non ci aiutano. Già il passaggio della Provinciale ad Anas ha permesso un miglioramento della viabilità. Le infrastrutture vanno potenziate, sia quelle fisiche che quelle telematiche. Pensiamo alla fibra e a quanto siamo indietro. Quindi per quanto possiamo fare vogliamo dedicarci visto che quelle fisiche sono più carenti".

Trasporto pubblico locale?

"Il territorio non è ben collegato con i centri principali come Urbino e Pesaro ma anche con le stesse frazioni. Abbiamo due piani, avvicinare i paesi e i centri più grandi. Generalmente migliorando le infrastrutture si migliorano i servizi e quindi possiamo ambire ad avere più popolazione e attività".

Future fusioni?

"Non è nel nostro programma. Le fusioni vanno fatte con criterio e studi di fattibilità reali. Abbiamo visto andare in Romagna molti Comuni, penso che dobbiamo guardare al nostro entroterra, facendo rete assieme ai Comuni della Unione Montana del Montefeltro. Dobbiamo promuovere e sostenere un cammino che porti a programmare e realizzare servizi associati, aldilà delle fusioni. Questo ci permetterebbe di avere più voce verso Regione e Governo".

Sassocorvaro-Auditore, facciamo un bilancio: come è andata questa prima legislatura secondo lei?

"Il bilancio è negativo, nettamente insufficiente rispetto alle aspettative. Non abbiamo visto un grande sviluppo del territorio. Manca ancora la comunità e niente è stato fatto per crearla. Le promesse non sono state mantenute. Ad esempio pensiamo, per citarne un esempio, all’ex cinema di Casinina che era stato messo nel programma elettorale di acquistarlo e non è stato fatto. Lo si poteva trasformare in teatro e sala convegni polifunzionale, un traino culturale e per l’aggregazione di comune e il territorio. E’ stato un grave errore non acquistarlo. In generale è venuta a meno la programmazione. E’ vero che siamo stati colpiti dal Covid e dall’alluvione ma mai così tanti soldi sono arrivati. Ci saremmo aspettati investimenti più mirati e non solo bandi del Pnrr a cui partecipare. La cittadinanza non è mai stata coinvolta e interpellata, nemmeno quando è stato smantellato il bocciodromo a Casinina, che non era solo sede di attività sportive ma un vero centro di aggregazione per giovani e anziani, anche per i comuni vicini. Così come il fatto che non sono stati mantenuti i servizi in entrambe le sedi comunali, come invece era stato promesso".

Francesco Pierucci