Sindaci: terzo mandato in archivio. Ricci, la battaglia andata in fumo

Ha provato in tutti i modi a convincere il Pd, ma il ritiro dell’emendamento ha messo fine alla partita

Sindaci: terzo mandato in archivio. Ricci, la battaglia andata in fumo

Sindaci: terzo mandato in archivio. Ricci, la battaglia andata in fumo

"Penso che alla fine il Pd dirà sì al terzo mandato". La pensava così martedì il sindaco Matteo Ricci, presidente di Ali, Autonomie locali italiane e membro della direzione Pd, intervenendo alla trasmissione di Rai Radio1 Un Giorno da Pecora. Ma a togliere la speranza di un terzo mandato per i sindaci di città sopra i 15mila abitanti è stata, 12 ore dopo, la Lega: infatti mercoledì, prima del voto di ieri in Commissione Senato, Matteo Salvini ha ritirato l’emendamento al decreto legge sulle elezioni del 9 giugno relativo ai sin, continuando, invece a perorare il terzo mandato per i governatori.

Ieri la telenovela si è risolta con la bocciatura del terzo mandato dei governatori, condita da una spaccatura trasversale: a votare favorevole sono stati solo in 4 tutti appartenenti a Lega e Italia Viva, mentre i 16 voti contrari sono stati quelli di Pd, M5S, AVS, FdI e FI. Unico astenuto è stato l’esponente di Azione. Così, persa per persa, Ricci ieri ha preferito non rilasciare dichiarazioni sulla gestione del “nodo terzo mandato“ da parte del Pd e della segretaria Elly Schlein. Una gestione sulla quale senza dubbio il partito si è diviso, come non hanno tardato a far notare i sostenitori di Bonaccini.

A Pesaro l’unica a commentare è stata Giulia Marchionni, consigliera di centrodestra: "Per una volta che Matteo Ricci dà contro al proprio segretario è la volta che perde la palla. Strano che abbia rischiato così tanto sul terzo mandato: la considerava una battaglia da provinciali. O almeno così aveva liquidato la faccenda ai giornalisti locali tempo fa. Ha negato di considerare se stesso per un terzo mandato a Pesaro, rivelando invece di pensare l’opposto. Vabbè, alla fine c’ha guadagnato in visibilità: è una delle rare volte che viene interpellato al pari di Nardella nel dibattito nazionale. Capitalizzerà per le europee, se mai c’ha creduto".

Solidea Vitali Rosati