Spauracchio zone 30. L’assessore tranquillizza: "Ne abbiamo già tante. Siamo partiti prima"

Belloni: "L’dea non è sbagliata, ma serve una via di mezzo: nelle strade a grande percorrenza non è proponibile, da noi solo se stai in coda vai così piano. Possiamo migliorare quelle esistenti" .

Spauracchio zone 30. L’assessore tranquillizza: "Ne abbiamo già tante. Siamo partiti prima"

Spauracchio zone 30. L’assessore tranquillizza: "Ne abbiamo già tante. Siamo partiti prima"

E’ come se Pesaro si fosse "vaccinata", per tempo, contro il ’pericolo’ del 30 all’ora. Perché di fronte alla possibilità – vedi il marasma che l’ordinanza sta creando a Bologna – di adottare anche a Pesaro questa rivoluzione, uno come l’assessore alla Mobilità, Enzo Belloni con una certa soddisfazione, può dire: "Noi ci avevamo già pensato, siamo stati avanti".

In che senso assessore?

"Sono anni che in alcune zone le abbiamo istituite, le primissime aree a zona 30 sono del 2004 dopo l’approvazione del piano generale del traffico urbano del 2003. Poi nel 2013 è stato fatto il piano delle zone 30 e da lì ogni anno sono state aggiunte nuove aree. L’ultima è del 2021, a Monteciccardo".

Ma cosa le fa venire in mente cosa sta accadendo in questi giorni a Bologna, coi cittadini che fanno le barricate contro il volere del sindaco Lepore?

"Io non sono favorevole a fare una città intera 30 all’ora. La prima cosa che mi viene in mente è: come controlli? Il controllo del limite dei 30 lo fai per un giorno o due, non puoi farlo quotidianamente. O assumi 200 vigili, e li piazzi col telelaser.... Ma una pattuglia col telelaser tutti i giorni è dura". "Poi – continua Belloni – le zone 30 funzionano solo quando sono attrezzate: esempio, a Montegranaro abbiamo fatto un progetto per via Ugolini, dove ci sono i negozi, le scuole, la chiesa, la farmacia, quindi lì potevamo sviluppare l’area col limite di 30 non solo attivandola coi cartelli stradali e con il controllo dei vigili, ma anche con attraversamenti rialzati, chicane davanti alle scuole, con percorsi a zig zag, fioriere.... ecc, ma costava oltre 450mila euro, e al momento è rimasto tutto sulla carta. Ma nelle strade a grande scorrimento, non è il caso. Mettiamo via Fratti zona 30? Già protestano con la ciclabile che ’rallenta la viabilità’. E, ripeto: come fai a controllarla: è un centro abitato, il tutor non lo puoi mettere"

Ma allora, dove è adatto, per lei, mettere il 30 all’ora?

"Salvaguardare certe zone è giusto, quelle più a rischio, dove ci sono ospedali, scuole, con persone fragili (minorenni o simili). Io vado spesso in bici, ci credo al limite del 30. Ho anche fatto le prove ai 30, in auto. Nelle vie a grande percorrenza non è proponibile, diventi scemo, a Pesaro non siamo abituati alle code, a Bologna magari sì".

E cosa direbbe la gente, secondo lei, nel caso che Pesaro decidesse di fare come Bologna?

"Se parli con la gente, ti dice che quando metti l’autovelox pensi solo a fare cassa. E poi tendono a sviare i controlli. A Villa Ceccolini ad esempio abbiamo messo 3 strettoie, perché la gente per evitare il tutor sulla Montalabbatese passa all’interno, e quando passano da lì non vanno piano. Con le strettoie cerchiamo di scoraggiarli a passare da lì e di rimandarli sulla Montelabbatese".

Ma allora perché secondo lei un sindaco come Lepore sta facendo questa battaglia?

"Concettualmente non è del tutto sbagliato, ma serve una via di mezzo. Non è ideologia. In alcune zone va bene, dai più sicurezza, ma da noi non succedono chissà quanti incidenti. E spesso gli incidenti capitano perché usi il telefonino e sei alterato con droga o altro al volante. Uno degli incroci più pericolosi era via Flaminia davanti a chiesa di Loreto. Ora con la rotatoria è cambiato tutto".

Ma in definitiva, nelle aree in cui c’è il limite, il 30 come lo fai rispettare?

"Con le strettoie. Ne abbiamo fatte in diverse zone: via Kolbe, via Bonini, via Campo Sportivo. I dossi infatti hanno un problema: l’ambulanza non li vuole, perchè possono danneggiare il paziente trasportato. E sotto casa non li vuole nessuno, perché si sente il rumore del veicolo che transita, poi vibra tutto, sembra che caschi la tv, per esempio in discesa. Resta poi la segnaletica verticale o orizzontale, anche quella può aiutare".

Multe ne avete mai fatte?

"No, perchè mai abbiamo fatto appostamenti col telelaser. Ma i vigili noi li usiamo per fare attraversare i bambini, non per fare 300 euro di multa a uno che ne prende 1200 al mese".

In definitiva...

"Restiamo con le nostre aree 30, possiamo incrementarle, migliorare la segnaletica, e sistemare meglio quelle davanti alle scuole, tipo quello a Villa San Martino, (la scuola Manzoni) ma una città ’full 30’ per me non è il caso. Magari questo argomento qualcuno lo userà in campagna elettorale. Ma via Giolitti, via Costa, via Solferino e simili la vedo dura. Se lì vai entro i 30 all’ora, è solo perchè c’è la coda".