Spiagge, avviso tranquillo ai bagnini: "Prima di 5 anni non cambierà nulla"

Giuliani (Confartigianato) rassicura dopo la sentenza del Consiglio di Stato: "Mancano i criteri di indennizzo"

Spiagge, avviso tranquillo ai bagnini: "Prima di 5 anni non cambierà nulla"

Spiagge, avviso tranquillo ai bagnini: "Prima di 5 anni non cambierà nulla"

Mentre molti concessionari stanno iniziando a sistemare le spiagge, a pulire gli arenili e ad iniziare a piantare gli ombrelloni – tempo permettendo –, l’altro ieri è uscita la sentenza del Consiglio di Stato che dice che le concessioni demaniali devono andare all’asta. E si riapre la teoria del caos e cioè quella riguardante le sentenze che vengono annullate da altre sentenze. Andrea Giuliani che tutela i bagnini della Provincia che sono associati alla Confartigianato non ha dubbi: "In questo momento la sentenza del Consiglio di Stato non cambia assolutamente nulla".

Quindi nessuna asta dietro l’angolo?

"Per fare un’asta poi bisogna fissare i criteri di indennizzo come aveva già stabilito il Governo Draghi. Ma ancora non è stato fatto nulla per cui è impossibile allo stato attuale mettere all’incanto al migliore offerente una spiaggia. Poi, nel caso in cui con un nuovo piano spiaggia si dovesse prevedere una nuova concessione balneare non è possibile farlo perché non sono stati stabiliti i criteri di assegnazione".

Per quello che riguarda il litorale provinciale che succede?

"Assolutamente nulla perché le proroghe che sono state date fino al 2033 restano valide".

La tela di Penelope della normativa?

"Il Consiglio di Stato aveva stabilito che le concessioni fino al 2033 non erano valide, ma la Cassazione ha annullato quella sentenza. Per il momento noi siamo a posto e non corriamo nessun pericolo anche perché tutte le amministrazioni, e cioè Gabicce, Pesaro, Fano e Mondolfo si sono mosse tutte con grande saggezza".

Come è rinato il problema?

"Dal fatto che il criterio di mappatura fatta dallo Stato e presentata all’Europa non va bene, per cui bisogna entrare più nel dettaglio, e cioè area balneare per area balneare".

Si ricomincia daccapo?

"Esatto, lo Stato in concorso con la Regione ed i comuni dovrà stabilire se esiste concorrenza o meno".

Un lavoro da quanto tempo?

"Ci vorranno ancora anni per cui tutto dovrebbe restare così per almeno 5 anni tenendo conto che non sono stati fissati i criteri di indennizzo che dovrebbero nel caso ricevere gli attuali concessionari".

Cosa vuol dire per il nostro litorale, tutta questa partita in numeri?

"Per la nostra provincia significa coinvolgere circa 200 concessionari che fanno lavorare almeno 5-6 persone, ed in alcuni casi si arriva anche a 16-17".

Scendendo ancora nel contesto locale: da noi c’è concorrenza o no?

"Da noi oltre il 25 per cento del litorale è spiaggia libera per cui la Bolkestein non è applicabile".

m.g.