"Stop alle morti nei luoghi di lavoro". In provincia 4mila infortuni nel 2023

Ieri la manifestazione dei sindacati in piazza e poi una delegazione è stata ricevuta dal prefetto

"Stop alle morti nei luoghi di lavoro". In provincia 4mila infortuni nel 2023

"Stop alle morti nei luoghi di lavoro". In provincia 4mila infortuni nel 2023

Lavoratori in presidio, ieri mattina, in piazza del Popolo per dire "Stop alle morti sul lavoro". Dopo la tragedia alla centrale idroelettrica di Suviana, in tanti hanno voluto essere presenti alla manifestazione organizzata da Cgil e Uil per chiedere maggiori tutele sulla sicurezza e sulla salute nei luoghi di lavoro, aderendo allo sciopero di otto ore indetto dalle sigle sindacali per tutti i settori privati. Nella nostra provincia sono stati oltre 4.000 gli infortuni sul lavoro registrati nel 2023, ma è necessario sottolineare come "circa il 50% di questi casi – spiega Maria Grazia Tiritiello della segreteria generale della Uil Marche – riguardino persone con contratti precari e purtroppo tantissime donne. Da tempo ormai, insieme alla Cgil, stiamo portando avanti questa battaglia, perché pensiamo non sia possibile che una persona possa perdere la vita sul posto di lavoro".

Come da programma, ieri mattina, una delegazione dei sindacati è stata ricevuta dal Prefetto di Pesaro e Urbino, Emanuela Saveria Greco: "Abbiamo trovato molta disponibilità e sensibilizzazione sul tema – dice Vania Sciumbata, segretaria confederale della Cgil provinciale –. Oltre ad aver presentato le istanze per cui stiamo manifestando, abbiamo chiesto l’apertura di un tavolo di confronto sulle tematiche di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, auspicando che tutte le parti sindacali possano partecipare a questo tavolo". Al presidio di piazza del Popolo erano presenti anche i lavoratori edili e del settore legno, che fin dall’inizio avevano esteso le ore di sciopero a tutta la giornata lavorativa.

"Eravamo già scesi in piazza a febbraio – dice Giuseppe Lograno, segretario Fillea di Pesaro e Urbino – e avevamo indetto due ore di sciopero dopo quanto era accaduto a Firenze, con la morte di cinque lavoratori in un cantiere di un supermercato. Il nostro è un settore dove registriamo un morto al giorno in Italia. Il tema della sicurezza sul lavoro non può essere trattato soltanto dopo una strage, non possiamo più accettare un modello di azienda che considera la sicurezza un costo. E quando si parla di sicurezza non si può non parlare del tema degli appalti, dove con il sistema dei subappalti a cascata e un continuo taglio dei costi si mettono a rischio i lavoratori".

In aumento, in provincia, anche le denunce di malattie professionali: nel 2023 sono state 1.712, in crescita del 4,3% rispetto all’anno precedente.

Alice Muri