"Sul turismo una programmazione triennale"

Il candidato Federico Scaramucci della coalizione “La città che verrà“ ha illustrato le sue strategie per il rilancio del settore

"Sul turismo una programmazione triennale"

"Sul turismo una programmazione triennale"

Una programmazione triennale degli eventi, l’innalzamento della qualità della proposta, il cicloturismo come settore trainante e poi, ancora, un miglioramento dei collegamenti e della comunicazione, più investimenti sul digitale e collaborazioni con altre città. Sono alcuni dei punti inseriti da Federico Saramucci e dalla coalizione “La città che verrà“ nel proprio programma politico, in tema di turismo, con l’obiettivo di raggiungere 100mila arrivi annuali sul territorio urbinate. "Il nuovo modello di sviluppo deve puntare di più sulla valorizzazione turistica – spiega il candidato sindaco –. Il primo partner strategico sarà l’Università Carlo Bo. Noi pensiamo che si possa operare un’inversione di tendenza sui dati, passando dai 71mila arrivi del 2022 a 100mila, ma dev’esserci una programmazione almeno triennale degli eventi. Il primo anno sarà più lento, però già si saprà cosa ci sarà nel 2025 e nel 2026, ovviamente lasciando spazio per altro. Ci sono poi città interessate a collaborare con noi: abbiamo già lanciato varie idee, come la promozione condivisa tra Urbino e Firenze, e lo vogliamo fare anche con Roma".

Secondo Tonino Pencarelli, candidato consigliere per il Pd, Urbino potrebbe arrivare "anche a un milione di presenze, cioè i visitatori che restano più di un giorno, mentre il primo dato relativo al 2023, in attesa di validazione Istat, parla di 528mila (a fronte di 78mila arrivi). Abbiamo tante risorse, ma da sole non fanno un prodotto turistico. L’evento è l’elemento più chiaro di costruzione di tali prodotti: la nostra idea è di organizzarne uno a settimana, in modo organico e senza sovrapposizioni. Poi si potrebbe costruire un’app che raccolga le informazioni su tutte le iniziative del territorio, ma servono anche progetti di car sharing e un osservatorio sul turismo".

Sandro Gualazzi, del Pd, sottolinea un dato pubblicato dal Comitato olimpico: "Il 68 percento di chi pratica sport va anche a vedere monumenti, mentre il 34 per cento di chi vede i monumenti vorrebbe poi praticare sport. Portare turismo sportivo sarebbe perciò importante. Per altro, se parliamo di visitatori stranieri, in questo campo mediamente la durata del soggiorno raddoppia". Sempre dal Pd, Sabina Marcolini evidenzia la necessità di "digitalizzare l’offerta del turistica, per renderlo un importante strumento in fase di pianificazione del viaggio. Dovremmo poi accogliere costole di festival importanti e non perdere l’occasione di diventare Capitale europea della cultura 2033". Secondo Carola Sacchetti, di Urbino rinasce, l’amministrazione comunale dovrebbe garantire la qualità della proposta: "Ciò non significa far lavorare solo alcuni, ma questa città ha un’immagine importante da mantenere, in tutto quello che offre. Dobbiamo puntare a un’educazione alla qualità". Infine, Stefano Azzarà, di Sinistra per Urbino, evidenza che "il rilancio del turismo può essere anche occasione di rilancio della ferrovia. Bisogna però evitare che questo settore fagociti la città, come in passato si è fatto con gli affitti per gli studenti, ma la nostra coalizione è consapevole di tali problematiche".

Nicola Petricca