"Sulla crisi idrica la Regione non si è mossa"

"Sulla crisi idrica  la Regione  non si è mossa"

"Sulla crisi idrica la Regione non si è mossa"

Sembra un paradosso, ma malgrado tutto quello che è successo, questa estate rischiamo comunque la crisi idrica. Lo fa presente Biancani, che ha presentato in Consiglio regionale un’interrogazione in cui chiede conto degli interventi effettuati. Ma la risposta ha confermato la sua idea che alle parole non siano seguiti i fatti. "La Regione faccia la sua parte sollecitando Enel per lo sfangamento delle dighe. I tre invasi nella provincia di Pesaro e Urbino hanno ormai una capacità di raccolta ridotta a causa dell’interramento dovuto all’accumulo di materiali inerti. Continuiamo a perdere una quantità enorme di acqua piovana, preziosa per i periodi siccitosi". L’unico intervento è quello relativo alla diga del Furlo, il cui sfangamento tuttavia non è ancora partito. Per i restanti due, San Lazzaro e Tavernelle, non sono stati neppure definiti i progetti di fattibilità.

Anche Marta Ruggeri (foto), capogruppo dei 5 Stelle in consiglio regionale, interviene sulla crisi idrica: "Nulla di fatto su contenimento della dispersione e pulizia dei tre principali invasi. La risposta odierna dell’assessore Stefano Aguzzi, a una mia interrogazione specifica, porta a una conclusione sconsolante: a un anno di distanza da impegni vincolanti assunti con l’assemblea legislativa, e da quasi tre dall’insediamento di questa amministrazione, la giunta regionale continua a parlarsi addosso. Nulla di fatto, o quasi, per il contenimento della dispersione idrica. Nulla di fatto, solo altre parole, per la pulizia degli invasi principali nella provincia di Pesaro Urbino, quindi Furlo, San Lazzaro di Fossombrone, Tavernelle di Colli al Metauro, e per il conseguente recupero di volumi ora occupati da sedimenti invece che dall’acqua".