"Sulla Fano-Grosseto ci sia compattezza"

Il sindaco Gambini interviene sulle posizioni contrastanti dei colleghi a proposito dell’iter dei lavori. "Lunedì decideremo una linea comune"

"Sulla Fano-Grosseto ci sia compattezza"

"Sulla Fano-Grosseto ci sia compattezza"

L’apertura della galleria della Guinza fa discutere anche ad Urbino. Con questa nuova soluzione che riversa il traffico sulla viabilità esistente alcuni sindaci della vallata hanno voluto mettere un altolà alla politica che puntava a risolvere, in maniera parziale ma pur sempre più funzionale della situazione attuale, una incompiuta che attende da oltre 40 anni. Seppur con una situazione provvisoria, dunque, per la prima volta si intravede la luce oltre il tunnel, anche se ora a saltare all’occhio è il nodo sicurezza.

Punto del contendere l’aumento dei veicoli in transito che si creerebbe con l’apertura della Guinza sulla viabilità di fondo valle, già congestionata e scenario di incidenti allo stato attuale, e che non in tutti i punti si presta all’adeguamento necessario. Sentito sulla questione il sindaco di Urbino Maurizio Gambini commenta con pragmatismo: "La Fano-Grosseto si deve fare, non c’è il minimo dubbio, questa è la mia posizione ma spero che sia una visione condivisa da tutti. Il “come farla“ può essere motivo di discussione e su quello se ne parlerà".

E la questione sicurezza sollevata dagli altri sindaci della vallata?

"Le affermazioni fatte dai colleghi mi sembrano personali, calate comune per comune, e sarebbe bene avere una posizione uniforme. Lunedì avremo un incontro tra sindaci proprio su questo argomento per avere un’idea condivisa e parlare con una voce sola".

Prima di Gambini, si erano espressi i sindaci di Mercatello sul Metauro, Fermignano, Urbania e Peglio, sollevando proprio il nodo sicurezza, quasi a smorzare i toni trionfalistici degli esponenti regionali per l’avvio delle gare di affidamento dei lavori per l’apertura della Guinza.

Una posizione più vicina ai primi cittadini metaurensi è quella di Giorgio Londei: "La sicurezza dei cittadini e degli automobilisti deve essere la priorità, non si può ragionare non tenendo questo punto fermo ben in mente. Ricordo quando inaugurammo la Fano-Grosseto a Canavaccio e già da allora era pianificato che bisognasse raggiungere Bivio Borzaga per dare un collegamento alla superstrada con Urbino e poi risalire la vallata fino ad arrivare al traforo della Guinza. Era una soluzione condivisa, razionale e ragionata: oggi si parla di aprire a migliaia di mezzi la viabilità ordinaria, andando a intasare ancora di più delle strade già congestionate, mettendo a rischio la sicurezza".

Non si rischiano così altri ritardi o di mettere in dubbio il completamento dell’opera?

"Assolutamente no – continua Londei – la Fano-Grosseto ha una importanza europea e noi tutti vogliamo che sia portata a termine, è una strada importante che può essere decisiva per uscire dall’isolamento e per aprirci al mondo. La Guinza attende dal 1990, ero presente all’inaugurazione come sindaco di Urbino, e fin da allora si sapeva che il tracciato andava messo in sicurezza e che non sarebbe stata una scelta di buon senso aprire riversando il traffico nella viabilità ordinaria. Raccolgo questo sentimento anche tra i membri dell’associazione Urbino Capoluogo che ha aderenti che provengono da più comuni: credo che il commissario straordinario Simonini debba tener conto anche delle istanze presentate dai sindaci".

Andrea Angelini