Super sfera per Pesaro: "Dentro le nostre bellezze"

Ricoperta da led sarà il simbolo della città capitale della cultura

Una gigantesca sfera multimediale – dal diametro di quattro metri e la superficie ricoperta da due milioni di led – sarà il simbolo di Pesaro, capitale della cultura 2024. A metà febbraio farà la sua comparsa in Piazza del Popolo. Sotto la pelle tecnologica, ingegneri e creativi, hanno posizionato dei sensori capaci di cogliere il movimento dello spettatore e di "inventare" un’armonia, collegando ai gesti della persona, stimoli sonori e cromatici. "Vero – osserva il vicesindaco Daniele Vimini – la sfera può essere interattiva, ma ha tante altre potenzialità. La tecnologia di cui è fatta la svincola dai limiti di spazio e tempo: a volo d’uccello potremo volare sul patrimonio naturalistico del San Bartolo o pregustare suggestivi accenni dello spettacolo immersivo "Kagami" che ospiteremo in città, dedicato all’opera di Ryuichi Sakamoto, il compositore giapponese, recentemente scomparso".

Del resto la visual art sarà un linguaggio espressivo ricorrente nell’anno della Capitale: l’avremo al Parco Miralfiore con la prima nazionale "Ritornano le lucciole: Spark" di Studio Roosegaarde, proiezione immaginifica di migliaia di lucciole al Parco Miralfiore; l’avremo con l’estetica "aumentata" dalle proiezioni del visual designer Paolo Buroni, sparate su esterni ed interni del vecchio palazzetto, futuro Auditorium Scavolini, la cui inaugurazione è fissata per il 29 febbraio. Cos’altro si potrà vedere guardando la sfera, o meglio “biosfera“, dal nome che le hanno dato i suoi creatori? "Sarà bello scoprirlo di volta in volta – risponde Vimini –. Tutti i giorni ci saranno dei momenti regolari di accensione ed emissione di contenuti. Posso dire che all’inizio, essenzialmente, vedremo, in forma sferica, le immagini realizzate nelle settimane scorse della città, con le bellezze della provincia, del San Bartolo, dei mosaici, della Chiesa nel nome di Dio. Poi, seguiranno altre suggestioni che prenderanno forma, man mano che si coinvolgeranno artisti, illustratori, architetti e designer e si stabilirà un tema. Di base, il fulcro sarà la natura nei filoni di tecnologia, sostenibilità e arte". Sia che si tratti di richiami al programma di eventi in atto in città, sia che si tratti di fatti interessanti colti nella loro attualità, la sfera sarà una sorta di mascotte dentro cui curiosare. "Sì, grazie alla tecnologia potrà essere materiale quanto una scultura e immateriale come una sfera di cristallo, in grado di evocare sogni, valori e sensibilizzare sui messaggi da Capitale".

La stessa Biosfera sarà assonante alla "Palla" di Piazzale della Libertà, quando in Pescheria verrà allestita una retrospettiva con opere monumentali di Arnaldo Pomodoro che torneranno in città. In sintonia con la Sonosfera – il teatro immersivo caratterizzato da un’altissima fedeltà sonora riprodotta da diffusori a disposti lungo l’intera circonferenza, presente ai Musei Civici – racconterà i dati del cambiamento climatico. L’elaborazione potrà essere aperta all’interazione con il web. La Biosfera è opera di uno studio di progettisti marchigiano londinese, realizzata in collaborazione con Casa delle Tecnologie Emergenti - CTE Square progetto con capofila l’Università di Urbino, Tiscali e Comune di Pesaro.

Solidea Vitali Rosati