"Tanti laghetti per conservare questa pioggia"

Oggi piove in maniera improvvisa e violenta. Quindi, "invece delle dighe si deve puntare su depositi artificiali", dice Progetto Acqua

"Tanti laghetti per conservare questa pioggia"

"Tanti laghetti per conservare questa pioggia"

È il clima stesso con i suoi cambiamenti a chiederci un modo diverso di immagazzinare l’acqua. Il Gruppo Progetto Acqua in questi giorni ha analizzato i dati del 2023 relativi alla piovosità e temperature della stazione di Urbino curati dall’Osservatorio Meteorologico Serpieri dell’Università di Urbino.

"I dati dimostrano che la piovosità degli ultimi anni è esattamente nella media con quella degli ultimi 80 anni. Ottanta anni di rilevazioni smentiscono chi afferma che oggi non piove più: queste sono solo affermazioni che servono per fare falsa propaganda ai fini di favorire grandi opere inutili".

Perché allora ci troviamo in crisi idrica persistente, se la piovosità media è la stessa? "È cambiato il modo di piovere, ma non la quantità complessiva di pioggia. Oggi piove in modo improvviso e violento, colpendo rapidamente a macchia di leopardo solo alcune zone ristrette del territorio. Le nostre passate scelte per l’estrazione e l’accumulo di acqua non funzioneranno più e lo stiamo vedendo. La temperatura media aumenta di oltre 2 gradi e l’evaporazione è molto più rapida. La temperatura più elevata accresce l’agitazione dell’aria. Non esiste più una pioggia che non sia anticipata da giorni di vento forte sia prima che dopo il fenomeno. Le tempeste di vento disseccano i terreni e trasformano in vapore l’acqua superficiale. Per cui vi sono meno ore con pioggia più violenta, che evapora rapidamente. Questa è la ragione che ci deve far cambiare idea sui metodi di accumulo realizzati in passato e che non funzioneranno più in un territorio che ha un clima semiarido".

La soluzione? "Non più grandi dighe inutili, dovremo invece privilegiare le soluzioni diffuse come ad esempio reti di laghi artificiali e sparsi in tutto il territorio, in particolare nelle zone ad alta densità abitativa. A Londra e dintorni è questo il sistema usato a servizio di milioni di persone. Se la nostra Provincia non adotterà questo sistema, avremo una crisi idrica sempre più persistente, cioè meno acqua per tutti. Invitiamo Aato e gestori a rendersi conto del nuovo scenario climatico al fine di prendere decisioni per un accumulo semplice, efficace e diffuso come le Reti Laghi collegabili faclmente ai grandi potabilizzatori. Solo questa soluzione ci potrà permettere una miglior resistenza contro la situazione di estrema emergenza che è già in essere e che peggiorerà rapidamente".