Tesoro romano nascosto spunta grazie al Fai

E’ l’area all’angolo tra via Roma e via dell’Abbazia, finora riservata agli studiosi: ci sono resti di villa e mosaici. Poi di un sepolcreto e di un’abbazia

Tesoro romano nascosto spunta grazie al Fai

Tesoro romano nascosto spunta grazie al Fai

Le Giornate del Fai Primavera questo fine settimana mettono in mostra l’area archeologica fanese, sotterranea e ai più sconosciuta, situata all’angolo tra via Roma e via dell’Abbazia. Scoperta per caso nel 2004 durante i lavori del cantiere edile con cui il costruttore Minardi (recentemente scomparso) ha edificato il centro commerciale sovrastato dai condomini, dopo un iniziale avvio dei restauri e un primo progetto di musealizzazione, l’area archeologica è stata finora chiusa al pubblico e frequentata solo da tecnici e studiosi. Tra i reperti venuti inaspettatamente alla luce spiccano i resti di una villa suburbana di età romana, di un grande sepolcreto - sviluppato sopra e accanto ai resti della villa, dall’età romana fino all’età post rinascimentale - e i resti della medievale Abbazia di San Paterniano dove le spoglie del santo patrono trovarono un’iniziale collocazione".

"Siamo molto orgogliosi di questa apertura - dice Anna Siccoli, capo Gruppo Fai Fano - e del racconto che sapranno farne i nostri studenti, narratori e non solo ciceroni". Accanto a lei Vanessa Lani, archeologa e direttrice della Rete Museale Flaminia e Ilaria Venanzoni, funzionario della Soprintendenza Archeologica di Ancona e Pesaro-Urbino. "Questo luogo, finora nascosto e un po’ dimenticato, viene per la prima volta aperto al pubblico grazie al Fai, al Comune di Fano, alla rete museale della via Flaminia e alla Soprintendenza. Ci auguriamo che l’attenzione riportata dalle giornate Fai su quest’area, possa farla diventare un luogo della memoria". E così Cora Fattori assessore alla Cultura di Fano ha lanciato la sfida per il futuro: "Questa iniziativa dà all’amministrazione l’occasione per manifestare il proprio interesse nell’acquisizione dell’area archeologica che andrebbe ad aggiungersi all’itinerario della Fano Romana". Prenotandosi al 379 1359443, sabato e domenica dalle 10 alle 12,30 e dalle 15 alle 18,30, gruppi di 20 visitatori ogni mezz’ora potranno ammirare questo ambiente interrato in mezzo ai garage sotto il centro commerciale lungo la Flaminia. Un percorso ad altezza d’uomo che si snoda tra vari reperti: pavimenti con alcuni mosaici, resti di muri con parti di affreschi, canalizzazioni, resti pavimentali della medievale Abbazia di San Paterniano ed alcuni resti strutturali di sepolture di diversa tipologia e datazione. I resti dell’edificio romano, articolato in una parte centrale più antica e in ampliamenti successivi, si estendeva all’origine su circa 600 mq e mostrava almeno 20 ambienti, su varie quote. C’ra anche un grande impianto di canalizzazione delle acque esterno alla villa. L’edificio, infine, era collegato ad un sepolcreto che faceva parte della necropoli romana sviluppata lungo la Flaminia alle porte della città.

Tiziana Petrelli