Trenino e giostra non autorizzati: "Vogliamo assoluzione con formula piena"

Trenino e giostra non autorizzati: "Vogliamo assoluzione con formula piena"

Trenino e giostra non autorizzati: "Vogliamo assoluzione con formula piena"

Erano finiti nei guai per quei giochi in piazza del Popolo allestiti per la "Mezzanotte bianca dei bambini" dello scorso anno. Non avevano chiesto l’autorizzazione alla Soprintendenza archeologica. Ma la procura stessa aveva ritenuto di chiedere l’archiviazione (per tenuità del fatto) per il dipendente comunale delle Attività economiche, Marco Fattore e per Marcello Di Piazza, il legale rappresentante di "Omnia comunicazione" che aveva curato l’organizzazione dell’evento. I due indagati però non ci stanno e hanno deciso di opporsi alla richiesta del pm. E il punto è proprio la "tenuità del fatto". Che vuol dire che la procura ritiene che il reato ci sia ma è così lieve da escludere la punibilità. Ma per Fattore e Di Piazza, anche se leggera, la "macchia" resterebbe comunque. Per questo vogliono ottenere una archiviazione con formula piena "perché il fatto non sussiste". E ieri i loro difensori, i legali Roberto Brunelli per il dipendente comunale, e Enrico Cipriani per il titolare di "Omnia comunicazione", hanno spiegato le loro ragioni al giudice Giacomo Gasparini.

Hanno messo in evidenza come quei giochi (un trenino con binari, un palco e una giostra) siano strutture amovibili, al pari dei dehors, e che quindi non provocano nessuna alterazione dello stato dei luoghi e nel caso, di un bene culturale e architettonico come la piazza del popolo. Non solo. Ritengono che per quel mini parco dei divertimenti non sia neppure necessaria l’autorizzazione della Soprintendenza. Di vedute opposte erano stati invece i carabinieri del Nucleo tutela del patrimonio di Ancona. Di Piazza aveva presentato una scia, ovvero una segnalazione per la pubblica manifestazione temporanea. Ma per i militari quel documento non sarebbe stato sufficiente. Scattata la denuncia e aperto il fascicolo, la procura ha poi deciso di chiuderlo, ma lasciando quella macchia. Che i due indagati vogliono invece cancellare. Ma ora la palla è nelle mani del giudice.

e. ros.