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Turismo, Urbino resiste grazie all’Università
La stagione estiva che sta per passare in rassegna a livello turistico per Urbino ha visto più ombre che luci. Così la pensa Egidio Cecchini, responsabile di Confcommercio Urbino: "Purtroppo la stagione turistica di Urbino non ha mantenuto le premesse e le speranze che si erano generate nei mesi di marzo, aprile e all’inizio di maggio quando sembrava essere alle porte un periodo davvero interessante dal punto di vista delle presenze. L’alluvione in Romagna, le grandi piogge e i problemi idrogeologici hanno tempestato il territorio, il fenomeno dell’inflazione e del caro vita – una delle principali preoccupazione degli italiani –, hanno fatto il resto e dalla seconda metà di maggio hanno messo fine a questa partenza ottimistica. Fino ad oggi non c’è stata alcuna ripresa e il bilancio non è assolutamente soddisfacente: gli operatori turistici del centro storico possono reggere per l’indotto che genera l’università dentro la città, la realtà è, però, che la presenza turistica di italiani e stranieri è minore delle aspettative. Situazione similare anche per quanto riguarda b&b e appartamenti che sottostanno agli stessi trend delle attività del centro".
I mesi estivi hanno dunque tradito le aspettative primaverili?
"Sì – continua Cecchini –, la stagione è continuata in un modo deludente. Ciò serve anche da conferma per il ruolo dell’università che con convegni, lauree, esami e la presenza dei docenti fa salire il livello di presenze. Questi dati non sono riferibili alla sola Urbino ma evidenziano un trend nazionale e provinciale, riscontrabile ad esempio anche nei comuni costieri, ed evidenziano la bontà del operazione di dare un’identità precisa e una riconoscibilità a quello che è il prodotto turistico del nostro territorio".
Cosa proponete?
"Confcommercio lavora in questa direzione ad esempio con l’Itinerario della Bellezza che tende a legare il territorio unendo strutture ricettive alla gastronomia, alla cultura e al paesaggio con il fil rouge della bellezza. A questo sforzo però va data seguito in un impegno unitario congiunto con le amministrazioni, le realtà pubbliche e il Gal per mettere in campo azioni che permettano di conoscere e riconoscere Urbino e il suo territorio come una destinazione turistica appetibile. Vogliamo mettere in campo azioni che permettano agli operatori di poter stare sul mercato, crescere, innovare e dare il contributo che il turismo può dare al futuro della città".
a. a.