Ultimo sprint per il consiglio comunale

Approvata con urgenza la vendita di terreno alla Regione per allargare il pronto soccorso. Polemiche

Ultimo sprint per il consiglio comunale

Ultimo sprint per il consiglio comunale

L’ultima seduta del Consiglio comunale prima delle elezioni porta con sé quattro approvazioni e alcune contestazioni: secondo Pd e Viva Urbino, tre dei quattro atti all’ordine del giorno non avevano i crismi dell’urgenza necessari per legittimare una convocazione a 10 giorni dal voto. Con il primo provvedimento si disponeva la vendita alla Regione, per oltre un milione di euro, di ulteriori 7000 metri quadrati in zona ospedale, per realizzare servizi connessi alla futura palazzina di emergenza-urgenza. Di tali proventi, 152mila euro saranno usati per una variazione di bilancio, riportata al secondo punto, necessaria a risanare danni causati dall’alluvione e acuiti dalle piogge di due settimane fa, in zona Cesane. "Vero è che la Regione ha il progetto della palazzina, che abbiamo sempre sostenuto, ma ci chiediamo come sia possibile l’emergere del bisogno di nuove particelle ad appalto assegnato e se portare questo punto in via straordinaria, oggi, sia ammissibile", ha detto Davide Balducci. Il segretario comunale Michele Cancellieri ha risposto di aver interloquito personalmente con la Regione, che ha segnalato l’emergenza: "L’assegnazione dei lavori è in pendenza di contratto e non riusciranno a fare quella definitiva se non in possesso delle aree necessarie". Al che, Lorenzo Santi ha replicato sostenendo che "secondo noi la delibera ha una valenza di urgenza legata soprattutto al secondo punto: liberare risorse per fare altri asfalti. Se sono aree di parcheggio, perché non cederle tra un mese?". Qui si è passati all’atto seguente, di cui lo stesso Santi ha richiesto lo stralcio. "L’urgenza non la definisco io, ma gli uffici – ha replicato il sindaco Maurizio Gambini –. Se dovesse piovere ancora diventerebbe una colpa grave loro. E comunque, avevamo già altre risorse, a bilancio". Pure per il terzo atto, Pd e Viva Urbino hanno chiesto lo stralcio "in assenza di urgenza": si parlava di una delibera per un collegamento del collettore della fogna a Trasanni, prestazioni di servizi turistici e archivio.

"Dato che il nuovo Consiglio potrebbe insediarsi dopo metà luglio, si rischierebbe di eccedere i termini per l’approvazione", ha detto Gambini. Sui primi tre punti, Pd e Viva Urbino si sono astenuti, mentre sull’ultimo è arrivato il "sì", anche se con riserva sulla variante al Prg per creare la sala civica di Ca’ Mazzasette, da approvare entro il 4 giugno.

Nicola Petricca