Un milione e mezzo per investire sull’ospedale. Saltamartini: "Così rilanciamo Fossombrone"

Un milione e mezzo per potenziare l'ospedale di Fossombrone: nuovi servizi e posti letto in arrivo grazie a donazioni e investimenti regionali.

Un milione e mezzo per investire sull’ospedale. Saltamartini: "Così rilanciamo Fossombrone"

Un milione e mezzo per investire sull’ospedale. Saltamartini: "Così rilanciamo Fossombrone"

Un milione e mezzo per l’ospedale di Fossombrone. Il dato è venuto fuori da un incontro che si è svolto l’altro ieri nella struttura metaurense. Erano presenti il direttore generale Ast Nadia Storti, il vicepresidente e assessore regionale alla sanità Filippo Saltamartini, l’assessore regionale all’edilizia sanitaria Francesco Baldelli, il sindaco Massimo Berloni, i rappresentanti degli enti che hanno contribuito alla donazione che era occasione dell’incontro, e Daniele Bartolini, del Comitato Pro-Ospedale.

Il 2024 per Fossombrone si annuncia come l’anno della Casa di Comunità, del Punto Salute e di nuovi posti letto per l’hospice: l’investimento, si diceva, sarà di circa 1,5 milioni. I dati sono emersi in occasione della presentazione di alcune donazioni arrivate dalla Caritas, dalla Fondazione del Monte di Pietà (6 televisori per le cure intermedie) e dalla BCC del Metauro (un ecografo).

"I dati Ast - ha detto Saltamartini - dimostrano un aumento di prestazioni e dunque una valorizzazione delle strutture sanitarie che, in provincia di Pesaro e Urbino, comprendono una rete costituita da Fossombrone, Pergola, Sassocorvaro, Macerata Feltria e Cagli, legati agli hub per acuti di Urbino, Pesaro e Fano".

Secondo Saltamartini le prestazioni in crescita "confermano che la strategia di avvicinare i servizi sanitari ai cittadini, intrapresa dalla Regione, è la strada maestra".

Francesco Baldelli: "Eravamo qui, pochi anni fa, a dire no agli ospedali unici. Se oggi siamo ancora a Fossombrone, in un presidio che vogliamo potenziare, è per testimoniare un altro passo in avanti per la sanità regionale. Abbiamo cancellato la visione degli ospedali unici, che avrebbe accentrato tutti i servizi in un unico presidio, depotenziato e, in alcuni casi, chiuso altri ospedali. Il nuovo Piano sociosanitario ri-potenzia i servizi nelle strutture regionali, tra cui appunto Pesaro e Urbino, un territorio che aveva subito un pesantissimo taglio, con la chiusura di Fossombrone, Cagli e Sassocorvaro, oltre al depotenziamento di Fano, Pergola e Urbino. Oggi Nadia Storti ha annunciato che nel nuovo atto aziendale, di prossima attuazione, si prevede un potenziamento di Fossombrone e dei presidi di Cagli e Sassocorvaro. Per l’edilizia sanitaria e ospedaliera si investiranno 4,5 milioni di euro. Se Fossombrone ha un futuro, lo dobbiamo al sacrificio e alla professionalità dei medici e degli operatori sanitari, e soprattutto al cambio di passo della giunta Acquaroli".

"Fossombrone - ha spiegato Nadia Sorti - è una struttura extra-ospedaliera centrale per il territorio, sulla quale insistono tantissimi servizi del distretto di Fano".

Per Fossombrone, si diceva, il 2024 annuncia la realizzazione della Casa di Comunità, per un importo Pnrr di 755 mila euro. Il pianoterra sarà ristrutturato per i nuovi ambulatori dei medici di medicina generale e pediatri di libera scelta. Per settembre l’apertura del Punto Salute e in dirittura di arrivo i lavori per l’hospice, dotato di 19 posti letto totali. "Con questi servizi - dice la Storti - Fossombrone sarà l’anello di unione tra l’ospedale per acuti di Pergola e Urbino e la domiciliarità".

a. b.