Un talento cresciuto ’a bistecca e punture di minestrone’

L'articolo ricorda la figura di Mario Vivani, grande calciatore e persona stimata. Dalla sua infanzia difficile fino ai successi in serie A, ha lasciato un segno nel calcio marchigiano. La sua carriera, pur vicina alla Nazionale, è stata segnata da momenti indimenticabili e da un sorriso sempre presente.

Ciao grande campione. Ricordare un personaggio come Mario Vivani non è facile. E’ stato non solo un grande calciatore ma anche una stimata persona alla quale in tanti hanno voluto bene. Un carattere di innata bontà rispecchiava anche nella vita la sua intelligenza calcistica. Fin dalla sua infanzia non fu facile dimenticare la perdita della amata mamma. Poi crescendo, da adolescente frequentò il campo sportivo e subito due personaggi della Cagliese di allora, l’allenatore Mazzoleni e il presidente Corsaletti, furono attratti dal tuo talento calcistico. Per il suo babbo emigrato non era più una sicurezza lasciarlo con i suoi tre fratelli a Cagli e li chiamò tutti accanto a lui in Svizzera. Corsaletti e Mazzoleni, non si arresero e poco dopo lo fecero tornare a Cagli. Era molto esile e pochi avrebbero scommesso che sarebbe diventato un grande calciatore scalando poi in carriera dal campo della Cagliese fino ad Ascoli e in stadi importanti come San Siro, Olimpico e tanti altri della serie A. Grazie a "bistecche e…punture di minestron" come gli diceva e suggeriva spesso a tavola nella vecchia trattoria Nocchi, l’allenatore Mazzoleni, il suo fisico si irrobustì e poco dopo approdò all’Ascoli per sole cinquecento mila lire. Ad Ascoli ricordava sempre con affetto il primo capitano in serie C Carletto Mazzone ed insieme al presidente Rozzi riuscirono a scrivere una pagina di storia del calcio marchigiano e non solo. Nei pranzi con gli amici sempre scherzosamente si arrabbiava come ad esempio la gomitata subita di Cuccureddu che lo fece svenire contro la Juventus. Forse la sua carriera arrivata anche ad un passo dalla Nazionale di Bearzot, poteva veramente fare un ulteriore salto di qualità. Ciao "Bruschetta" campione per gli ascolani e "Grande Vivani" per la tua Cagli che difficilmente dimenticherà anche il tuo immancabile educato sorriso.