
Silvio Berlusconi
Ottantotto processi quando era in vita, più uno, subito post mortem ieri, nella sala del consiglio comunale di Pesaro. A dire che fosse finito davanti ad un giudice 88 volte è stato lui, Silvio Berlusconi, mentre a tirarlo nuovamente “sul banco degli imputati“ è stato il dibattito, consumatosi a Pesaro, dove il consigliere di Forza Italia, Antonio Bartolomei, ha proposto di intitolare una piazza, un giardino o altro luogo pubblico della città al Cavaliere. "Berlusconi – ha argomentato la propria mozione – ha lasciato un’impronta indelebile del nostro Paese. Un imprenditore straordinario, un uomo generoso, un uomo di Stato che ha dato tanto all’Italia. Ha reso il nostro Paese protagonista nel mondo. In più grazie a lui tanti giovani come me portano avanti i principi di una politica seria, sana e costruttiva basata sul principio della libertà".
Del tutto immaginabile cosa sia successo immediatamente dopo: la “plancia“ del presidente del Consiglio, Enzo Belloni, si è accesa come un albero di Natale tante sono state le richieste di intervento. Per obbligo di sintesi riportiamo solo alcune, ma invitiamo a guardare il dibattito consiliare che di fatto, per come è stato, ha dato ragione al consigliere Pd Michele Gambini: "La figura di Berlusconi è talmente divisiva che non è possibile andare in deroga al regolamento che prevede di intitolare un luogo pubblico solo a 10 anni dalla morte. Il fine è proprio quello di dare il tempo di decantare i fatti, lasciare guidare le reazioni al pensiero critico".
"Per Berlusconi no mentre per Bettino Craxi sì?" ha replicato il consigliere Daniele Malandrino. Telegrafica è stata Simonetta Drago: "Come donna, questa proposta mi indigna. È un personaggio sessista e di poco rispetto nei confronti della figura femminile, e non credo sia possibile una cosa del genere". Il più giovane dei consiglieri Pd, Riccardo Bernardi, ha replicato a Bartolomei: "A parte le vicende giudiziarie vogliamo ricordare la guerra alla magistratura, i tagli alla tutela dei lavoratori e della seconda riforma scolastica peggiore della storia,seconda solo alla prossima riforma Valditara?". Malandrino ha rintuzzato: "Chi ha alzato a un milione di lire le pensioni minime se non Berlusconi?". Bernardi allora ha ripercorso le gaffe mondiali: "E vogliamo allora ricordare le sue dichiarazioni deplorevoli, omofobe, irripetibili su Merkel, Englaro, Rosy Bindi, Marisi...". Stefano Cioppi, più del Cavaliere ha riconosciuto il valore del Milan e del Piano Casa. Giovanni Dallasta è esploso: "Non giustifico interventi così faziosi; nemmeno quelli del M5S che oggi si dice sceso in politica per combattere Berlusconi quando in realtà all’inizio si proponeva contro il Pd. Berlusconi è meritevole di un riconoscimento, e comunque vada inaugureremo qualcosa anche senza il vostro permesso". Lorenzo Lugli (M5S) ha avuto un lapsus: "Mi consenta...". Risate.
s.v.r.