VALENTINA DAMIANI
Cronaca

Urbania, 80° anniversario del bombardamento. Il ricordo della cittadina

Si è tenuta questa mattina la commemorazione dell'80esimo anniversario del bombardamento.

Le celebrazioni per l'80° anniversario del bombardamento di Urbania. In foto il sindaco di Urbania Marco Ciccolini e il prefetto Emanuela Saveria Greco

Le celebrazioni per l'80° anniversario del bombardamento di Urbania. In foto il sindaco di Urbania Marco Ciccolini e il prefetto Emanuela Saveria Greco

Urbania (Pesaro e Urbino), 23 gennaio 2024 - Il 23 gennaio a Urbania non è un giorno come gli altri. Quel giorno del 1944 alle 12.42 la vita tranquilla della cittadina dell’entroterra pesarese viene spazzata via per sempre da un bombardamento “sbagliato”. In piena guerra contro i tedeschi a bombardare furono gli alleati, per un tragico errore o per distruggere le vie di comunicazione rimaste ancora intatte, tante le ipotesi ma nessuna soluzione per quello che resta ancora un mistero.  

Una tragedia inaspettata in una tranquilla domenica di sole. Era appena terminata la messa, i fedeli stavano uscendo dalla Cattedrale, in molti erano arrivati dalle campagne, chi per la cerimonia religiosa, chi per andare dal barbiere, chi per fare delle compere. Era una domenica come tante, anche se era ancora in corso la guerra, Urbania era un posto tranquillo, sicuro, tanto che molti vennero a rifugiarsi qui da tutta Italia, da parenti o conoscenti. Ma in pochi istanti tutto cambiò: le sirene, il rumore assordante degli aerei a bassa quota e poi subito le bombe sganciate in successione. Ben 250 persone (su una popolazione totale di 6000) persero la vita, spazzate via dallo scoppio delle bombe o sepolte sotto cumuli di macerie, 515 i feriti. Alcuni corpi non furono mai ritrovati, di alcuni si recuperarono solo miseri resti. Sanitari e volontari accorsi anche dai paesi vicini, si prodigarono notte e giorno per soccorrere al meglio i sopravvissuti, nonostante il piccolo ospedale, totalmente inadeguato a fronteggiare una simile catastrofe. Ingenti furono i danni materiali: 284 abitazioni completamente distrutte, oltre 1600 danneggiate. Il centro storico della Casteldurante medievale, quasi cancellato, verrà ricostruito seguendo l'andamento dei vecchi palazzi.

La commemorazione  

Quest’anno ricorre l’80° anniversario del bombardamento, che la città ha ricordato solennemente con celebrazioni durante tutta la giornata a partire dalla mattina coinvolgendo i ragazzi dell’Omnicomprensivo della Rovere per poi terminare nel pomeriggio con la messa solenne in ricordo delle vittime celebrata dal vescovo Monsignor Sandro Salvucci. Le iniziative di commemorazione hanno coinvolto tanti cittadini comuni, autorità civili e militari. Al Monumento ai Caduti, hanno presenziato il sindaco Marco Ciccolini, la Prefetto Emanuela Saveria Greco, il Comandante della compagnia carabinieri di Urbino Capitano Crescenzo Maglione, il Comandante del poligono militare di Carpegna capitano Antonio Impellizzeri, il Maresciallo dei carabinieri di Urbania Fabio Mariottini, il Vicecomandante della Polizia Locale comando Unione Montana, la Protezione Civile, i Carabinieri in pensione, la Croce Rossa, la sezione AVIS, la Banda Cittadina e la Dirigente dell’Omnicomprensivo Della Rovere Antonella Accili con i suoi studenti e il corpo docente.

Studenti protagonisti

Proprio i ragazzi della secondaria di primo grado sono stati i protagonisti della commemorazione, dapprima con la proiezione nella sala Volponi di immagini e testimonianze dei fatti di quel giorno a cura della biblioteca comunale, poi con un percorso a piedi nei luoghi bombardati. Hanno potuto vedere coi loro occhi l'impronta della ricostruzione: corso Vittorio Emanuele, il palazzo che ora ospita la Banca che fu completamente sventrato dalle bombe e in cui sono evidenti i lavori di restauro, Piazza Padella dove c’era il tendone del circo (secondo alcuni scambiato per un accampamento tedesco e per questo colpito dagli aerei alleati), piazza Duomo e il Tempietto Votivo, eretto nel 1948 alla memoria delle vittime, sulle macerie della chiesa dello Spirito Santo, quasi completamente rasa al suolo.

Il sindaco: “Vorrei che giornate come questa portassero un messaggio di pace”

Una porta in bronzo, una croce con le bombe ai piedi, una serie di immagini fotografiche e un maestoso mosaico di 65 metri opera dell’urbaniese Augusto Ranocchi, ricordano il tragico evento. “Questa giornata di commemorazione è importante per ricordare questa tragica pagina di storia e consegnarla alle future generazioni – commenta il sindaco Marco Ciccolini – Ogni famiglia di Urbania è stata colpita, molti ragazzi come quelli presenti sono rimasti orfani. Vorrei che giornate come questa portino un messaggio di pace, in particolare che la pace va costruita ogni giorno”. La commemorazione continuerà giovedì 25 gennaio, al Teatro Bramante, con lo spettacolo a cura di Cristian della Chiara e Laura Corraducci “Il rovescio della luce. La storia svelata nelle storie della nostra terra”, un racconto epistolare tra padre e figlio sullo sfondo di episodi tragici della II Guerra Mondiale, dal bombardamento di Urbania, alla strage di Montecchio e alla liberazione di Pesaro.