Urbania si è fermata alle 12,42 per ricordare le sue 250 vittime

Commozione per la cerimonia in occasione dell’80° anniversario del bombardamento aereo. In quel 23 gennaio del 1944 la vita di un’intera comunità rimase irrimediabilmente sconvolta.

Urbania si è fermata alle 12,42 per ricordare le sue 250 vittime

Urbania si è fermata alle 12,42 per ricordare le sue 250 vittime

Ieri a Urbania si è tenuta la commemorazione dell’80° anniversario del bombardamento avvenuto il 23 gennaio 1944, che la città ha ricordato con una solenne celebrazione durante tutta la giornata. A partire dalla mattina con iniziative dedicate ai ragazzi dell’Omnicomprensivo Della Rovere, per poi terminare nel pomeriggio con la messa in ricordo delle vittime celebrata dall’arcivescovo monsignor Sandro Salvucci. Alle iniziative di commemorazione al Monumento ai Caduti, hanno partecipato numerosi cittadini, autorità civili e militari: il sindaco Marco Ciccolini, il prefetto Emanuela Saveria Greco, il comandante dei carabinieri di Urbino capitano Crescenzo Maglione, il comandante del poligono militare di Carpegna capitano Antonio Impellizzeri, il maresciallo dei carabinieri di Urbania Fabio Mariottini, il vicecomandante della Polizia Locale comando Unione Montana, la Protezione Civile, i carabinieri in pensione, la Croce Rossa, l’Avis, la banda cittadina e la dirigente del Della Rovere Antonella Accili con gli studenti della secondaria di primo grado e gli insegnanti. Gli studenti, dopo una proiezione a cura della biblioteca comunale, hanno ripercorso i luoghi bombardati: corso Vittorio Emanuele, piazza Padella, piazza Duomo fino alla chiesa dello Spirito Santo, Tempio Votivo del bombardamento, vedendo coi loro occhi i segni della ricostruzione. Alle 12,42 è suonata la sirena e tutti si sono fermati, per ricordare quel giorno di 80 anni fa, quando in una domenica come tante, Urbania, che era considerata un posto sicuro, conobbe il suo giorno più tragico.

I fedeli stavano uscendo dalla messa in cattedrale, c’era tanta gente arrivata dalle campagne per andare dal barbiere, a fare compere o semplicemente per incontrarsi: tutto scorreva tranquillo, ma in pochi attimi tutto cambiò. Le sirene, le bombe e la devastazione: 250 vittime, 515 feriti, 284 abitazioni distrutte e oltre 1.600 danneggiate, il centro storico quasi cancellato. Questo il tragico bilancio. Resta ancora un mistero il perché fu bombardata, forse per errore, forse per distruggere le vie di comunicazione, diverse ipotesi ma nessuna soluzione. "Questa giornata è importante per ricordare una tragica pagina di storia e consegnarla alle future generazioni – commenta il sindaco Marco Ciccolini –. Ogni famiglia di Urbania è stata colpita, molti ragazzi di allora sono rimasti orfani. Vorrei che giornate come questa portino un messaggio di pace: la pace va costruita ogni giorno".

Valentina Damiani