"Vanno come matti e neanche li vedi Qui prima o poi ci scappa il morto"

Sit in di protesta alla rotatoria di via Moriconi a Rosciano. Appello dei residenti all’amministrazione "Bisogna mettere in sicurezza il percorso eliminando le barriere fonoassorbenti che tolgono visibilità".

"Vanno come matti e neanche li vedi  Qui prima o poi ci scappa il morto"

"Vanno come matti e neanche li vedi Qui prima o poi ci scappa il morto"

di Anna Marchetti

"La rotatoria di via Moriconi è troppo pericolosa, fate qualcosa per migliorare la visibilità e ridurre la velocità di auto e camion. Non devono più accadere incidenti come quello dell’8 maggio scorso". E’ l’appello che i residenti di Rosciano rivolgono all’Amministrazione comunale perché metta in sicurezza la rotatoria, una delle opere compensative realizzate da Società autostrade ma oggi passata al Comune.

L’appello lo hanno lanciato ieri mattina partecipando al sit-in promosso dal direttivo dell’Udc, che guidato da Stefano Pollegioni, si sta battendo per evitare nuovi incidenti. La preoccupazione dei cittadini sta crescendo dopo che lo scorso 8 maggio una signora di Rosciano è stata travolta da un’auto proprio al centro della rotatoria di via Moriconi. "Io, qui – racconta la signora Vanda che conduce a mano la bicicletta mentre attraversa il rondò – ci passo tutti i giorni per andare a fare la spesa: quei pannelli tolgono la visibilità, bisogna fare qualcosa per evitare altri incidenti".

Richiesta di sicurezza che viene ribadita da Carla Bacciaglia: "Le barriere non consentono di vedere le auto di via Moriconi a chi, provenendo da Rosciano, si accinge ad attraversare la rotatoria. Auto e camion sfrecciano a 80-100 chilometri all’ora e, anche se si avanza lentamente, il rischio è di trovarseli addosso". "Attraversare questa rotatoria – incalza Sabina – è sempre una incognita, c’è il rischio di essere travolti".

"Ci sono automobilisti che vanno così forte – aggiunge Tarcisio Armanni che il rondò di via Moriconi lo deve affrontare quattro volte al giorno – da ‘tagliare’ sull’aiuola centrale". Sempre Armanni suggerisce di prevedere su via Moriconi un semaforo rosso da far scattare ogni volta che un automobilista supera il limite di velocità, che in quel punto è di 50 km all’ora". "Servono dissuasori di velocità – suggerisce un’altra residente – e autovelox per fare andare piano chi arriva dalla Flaminia". Mentre per Albano Abruciati il problema "sono le barriere fonoassorbenti che impediscono la visibilità che, invece, dovrebbe essere massima nelle rotatorie".

Il coordinatore di Udc Fano Stefano Pollegioni si è preso l’impegno di verificare nuovamente con il Comune, in particolare con l’assessore ai Lavori pubblici Barbara Brunori, a che punto sia il lavoro del tavolo tecnico e quali siano le soluzioni individuate: nei mesi scorsi si è parlato di spostamento delle barriere, di attraversamenti pedonali, percorsi ciclopedonali, installazione di autovelox. "Altrimenti non rimane – conclude Pollegioni – che un’ultima possibilità: presentare un esposto alla Procura della Repubblica". Pollegioni ha anche ripercorso il suo impegno per ricostruire ruolo e competenze del Comune e di Società autostrade sia sulla rotatoria sia su via Moriconi, già aperta dal 2019, ma che solo dopo il collaudo, a ottobre del 2022, è stata trasferita all’Amministrazione comunale e quindi ora di sua competenza".