Venerdì l’ultimo saluto a ’Cesa’ "Pista al Poderino col suo nome"

Venerdì l’ultimo saluto a ’Cesa’  "Pista al Poderino col suo nome"

Venerdì l’ultimo saluto a ’Cesa’ "Pista al Poderino col suo nome"

E’ un dolore tenuto in sospeso che cerca una sua valvola di sfogo, quello degli amici di Giacomo Cesaretti, l’operaio di 26 anni morto la settimana scorsa alla Polver, schiacciato da un macchinario in movimento. Fino ad oggi, quando verrà finalmente aperta la camera ardente (con la bara già chiusa), non hanno potuto nemmeno darsi conforto l’un l’altro gli amici del “Cesa”. A causa delle festività pasquali, infatti, la salma di Giacomo ha dovuto attendere a lungo prima di essere ricomposta, dopo l’autopsia disposta dal pm Silvia Cecchi per chiarire le cause di una morte tanto assurda quanto incomprensibile. Il funerale è stato fissato per venerdì alle 10 alla Gran Madre di Dio.

Intanto, nella pista di pattinaggio del Poderino, tra le Terrazze e il Parco delle Rose, “Cesa Vive” ancora. Lo hanno scritto ovunque gli amici di Giacomo Cesaretti. A caratteri cubitali rossi, in stampatello, sulle mattonelle bianche della pista in cui erano soliti incontrarsi tutti: “Cesa Vive” seguito da un enorme cuore rosso, tutto colorato al suo interno. Un cuore integro, non spezzato dal dolore come il loro. E poi lo hanno scritto più piccolo, con dei pennarelli neri: sulle due panchine, sull’altalena e persino sulla cancellata d’ingresso di quell’enorme parco che da anni era il loro ritrovo, ma allo stesso tempo è stato lasciato andare in malora, dall’amministrazione comunale. Per questo ora gli amici del “Cesa” vorrebbero che la pista di pattinaggio del Poderino, un posto per loro allo stesso tempo magico e triste, tempio di tanti ricordi gioiosi condivisi con l’amico che non c’è più, gli sia intitolato. Un parco dedicato alla memoria di Giacomo.

Tiziana Petrelli