Vuelle, arriva la rivelazione Pistoia. Il pivot Ogbeide la vera scoperta

Nigeriano, l’anno scorso era a Rimini in A2: "Sono migliorato col passare dei mesi, guardando gli altri"

Vuelle, arriva la rivelazione Pistoia. Il pivot Ogbeide la vera scoperta

Vuelle, arriva la rivelazione Pistoia. Il pivot Ogbeide la vera scoperta

La salvezza matematica se la sono guadagnata sbancando Bologna, adesso giocano semplicemente per divertirsi perché non sentono l’obbligo di qualificarsi ai playoff, ma proprio per questo Pistoia è una squadra pericolosa. Gioca leggera, senza pressione, desiderosa di fare ancora meglio di quanto già combinato in un’annata fantastica, coronata pochi giorni fa dall’ingresso in società di Ron Rowan, uno dei giocatori americani più significativi della storia del club: sarà il presidente. Con questo carico di entusiasmo, culminato nella vittoria su Reggio Emilia che l’ha consolidata - per ora - al sesto posto, l’Estra di coach Brienza arriva domani sera al palas per l’anticipo contro la Vuelle con l’obiettivo di prendersi la miglior posizione possibile sulla griglia. Tutti parlano di Moore e Willis, la magica accoppiata di esterni che ha letteralmente trascinato Pistoia nei quartieri alti, ma col passare dei mesi va riconosciuta la crescita di Ogbeide, il pivottone che l’anno scorso vestiva la maglia di Rimini, al piano di sotto. Peccato non averlo preso in considerazione.

"Sono migliorato con il passare dei mesi - racconta il pivot nigeriano - perché in questo campionato dove ci sono tanti ottimi giocatori, sia esterni che lunghi, bisogna capire cosa fare e quando, insomma avere il giusto timing. E questo viene giocando. Sinceramente non ho pensato a traguardi personali perché la mia vera ambizione è cercare di avere un impatto fortissimo sulla partita in attacco e in difesa, recuperare palloni".

Il segreto della magica stagione di Pistoia, secondo Derek Ogbeide, è nella mentalità che hanno i suoi compagni: "Abbiamo giocatori che sono forti mentalmente - dice il 27enne di Lagos - e lo staff tecnico ci ha inculcato questa mentalità, perciò quando si arriva nel finale di gara facciamo ciò che dobbiamo fare per vincere. I nostri allenatori sono fantastici nel preparare il piano partita e nel dirci quali sono i punti deboli dell’altra squadra; da parte nostra mettiamo un’intensità e una grande energia per quaranta minuti e tutte queste cose messe insieme ci permettono spesso di ribaltare le situazioni in campo"

Ogbeide, 113 kg piantati su 206 cm, sta viaggiando a 11.4 punti di media con il 61,8% al tiro a cui aggiunge 8.7 rimbalzi di media e una stoppata per gara. Il suo punto debole sono i tiri liberi (55,7%) perciò quando va in lunetta la sua squadra trema. Vedremo se Sacchetti deciderà di opporgli subito il tonnellaggio di Loudon Love, che è leggermente più basso (2.03) ma pesa 118 kg, oppure preferirà partire ancora con Mazzola, che nelle ultime due gare se l’è cavata egregiamente dentro l’area. Ma di sicuro durante il match ci sarà bisogno del fisicaccio del nuovo arrivato che viene descritto come un generoso, in grado di assorbire le durezze avversarie.

Elisabetta Ferri