Vuelle, la terza sfida è già dietro l’angolo. Bayehe incarna il desiderio di Brindisi

L’italo-camerunense è il migliore in questo inizio: "Come l’anno scorso vogliamo prima salvarci e poi provare ad acciuffare i playoff"

Vuelle, la terza sfida è già dietro l’angolo. Bayehe incarna il desiderio di Brindisi

Vuelle, la terza sfida è già dietro l’angolo. Bayehe incarna il desiderio di Brindisi

L’assenza di Wiltjer domenica scorsa non ha minimamente pesato su Venezia. Ma forse per una squadra come Brindisi, che non ha lo stesso roster profondo, l’infortunio di Jeremy Senglin potrebbe essere una tegola più pesante: la guardia americana, che l’anno scorso aveva fatto bene a Reggio Emilia, ha riportato una lesione al bicipite femorale sinistro e verrà rivalutato fra una decina di giorni. Un incidente davvero sfortunato perché capitato nell’ultima azione del match perso a Tortona sul filo di lana la settimana scorsa. Oggi però il giocatore da cui guardarsi nelle fila della Happy Casa è un italiano, anche se le sue radici sono in Camerun: il club ha capito le potenzialità di Jordan Bayehe rinnovandogli in estate il contratto fino al 2025. In queste prime due partite l’ala pivot 23enne è stato il punto di riferimento offensivo per la sua squadra con 15 punti di media, tirando col 44,4% da due, il 66,7% da tre e sfiorando la perfezione ai tiri liberi (1011) col 90,9%. Aggiungiamo 4,5 rimbalzi di media e si comprende come la società pugliese abbia fatto ’bingo’ nel trattenerlo.

"Ho sempre avuto fiducia nella Happy Casa, fin da quando sono stato chiamato da Vitucci, che ringrazierò sempre - aveva raccontato Bayehe alla vigilia della stagione -. Ho capito che anche con la nuova guida tecnica il progetto era sempre bello ed ambizioso, ovvero raggiungere una tranquilla salvezza per poi mettere nel mirino la post-season che nell’ultima stagione abbiamo raggiunto con pieno merito. Inoltre, ho visto anche che la società ci teneva a riconfermarmi e così sono qui e non posso che essere contento. Voglio essere un giocatore con meno limiti, devo migliorare il mio apporto sia difensivo che offensivo, cercando di avere diverse soluzioni in attacco. Quest’estate mi sono allenato per migliorare, anche nei tiri da lontano". Sullo stile di gioco impostato dal nuovo coach Corbani così si esprime: "Siamo una squadra costruita per fare un gioco dinamico ed esaltante, senza avere un pivot statico. Molti giocatori possono svolgere diversi ruoli. Per questo possiamo cambiare diverse cose in difesa. Sarà difficile giocare contro di noi, perché non avremo punti di riferimento".

Questa settimana la squadra brindisina si è potuta dedicare interamente al campionato, mentre dalla prossima sarà impegnata sul doppio fronte con il girone di Fiba Europe Cup che parte col primo impegno casalingo che il 18 ottobre vedrà arrivare al Pala Pentassuglia il Saragozza di Andrea Cinciarini. Dopo la beffa di Tortona coach Corbani ha cercato di infondere fiducia nei giocatori e nell’ambiente: "Con la Bertram è stato un match fisico, di energia in cui siamo rimasti aggrappati fino alla fine correggendo nel secondo tempo il problema dei troppi rimbalzi offensivi concessi. Baldasso, e lo conosco bene avendolo allenato, purtroppo nei momenti cruciali ha fatto cose importanti ridando fiducia a Tortona. Siamo tornati a essere vincenti nell’atteggiamento offensivo e difensivo ma non abbiamo vinto. Il passo successivo è ovviamente la vittoria e i due punti e dobbiamo continuare in questo modo a prepararci per la prossima partita casalinga contro Pesaro".

Elisabetta Ferri