Vuelle, ora si passa dalla teoria alla pratica "Momento cruciale, la costruzione del gruppo"

Gli addetti ai lavori ipotizzano che squadra sarà. Carboni: "Potrebbe essere una stagione più lineare". Procaccini: "Punto su Schilling"

Vuelle, ora si passa dalla teoria alla pratica  "Momento cruciale, la costruzione del gruppo"

Vuelle, ora si passa dalla teoria alla pratica "Momento cruciale, la costruzione del gruppo"

Venti giorni di attesa e poi il progetto ideato da Buscaglia e dal suo staff prenderà forma nel ritiro di Carpegna. Gli addetti ai lavori provano ad inquadrare che squadra sarà.

"Quello che si avvicina è sicuramente il momento più eccitante per uno staff tecnico - dice Umberto Badioli, che è stato a lungo vice della Vuelle -, quello in cui si passa dalla teoria alla pratica ed in cui i giocatori analizzati, inseguiti e poi scelti si materializzano sul campo e provano a collaborare insieme nella formazione di un gruppo. A volte funziona, i dubbi svaniscono ed è una soddisfazione immensa. Plaudo alla società che ha fatto scelte oculate, mantenendo discrezione, a dimostrazione di uno staff coeso che ha riportato a Pesaro un assistente preparatissimo come Giacomo Baioni. Hanno fatto anche scelte scomode perché non era facile rinunciare a Moretti e Delfino per prendere strade diverse, ma io condivido le decisioni".

Mauro Procaccini, che ha seguito le scorse stagioni come commentatore televisivo, punta su Gavin Schilling: "A me piace seguire i campionati delle altre nazioni e lui l’ho visto giocare diverse volte nella lega tedesca. Sento delle perplessità, ma voglio dire che non possiamo continuare a prendere Tyrique Jones come termine di paragone da qui all’eternità, perché un pivot così non capita spesso di pescarlo. Schilling non ha la sua esplosività ma ha fisico, qualche movimento in più spalle a canestro, senso del rimbalzo ed anche esperienza del basket europeo, il che aiuta. Mi sembra una squadra forte fisicamente ma anche e dinamica, costruita secondo i canoni di Buscaglia e lui sarà un giocatore di complemento importante nel sistema voluto dal coach".

Alfredo Carboni, che nella Vuelle ha ricoperto tanti ruoli e oggi lavora per Consultinvest, uno degli sponsor più importanti da 12 anni a questa parte sostiene: "Per il budget a disposizione, che non era altissimo, sono riusciti a prendere stranieri esperti e che conoscono già l’Europa, non è poco. Rispetto al passato, poi, c’è uno zoccolo duro di italiani che sarà importantissimo, prima di tutto per le loro qualità ma anche per favorire l’integrazione degli americani. Il coach mi piace, mi sembra un tipo equilibrato, quadrato, e l’obiettivo potrebbe essere quello di provare a disputare una stagione più lineare, senza spegnersi all’improvviso dopo una partenza sfrenata. Le aspettative sono alte da parte della tifoseria ma confermarsi non è mai facile, per questo penso che la costanza di gioco nel corso dell’anno potrebbe essere un fattore prezioso, al di là dei risultati".

Peppe Ponzoni è un guerriero che guarda molto l’aspetto caratteriale: "La prima cosa è creare l’affiatamento all’interno del gruppo, gli italiani confermati possiedono voglia e grinta, hanno dimostrato di saper tirare il carro tutti nella stessa direzione e questo darà l’esempio alla pattuglia straniera, che è tutta nuova. Saranno gli americani però a determinare il potenziale della squadra perché sono i titolari e avranno più palloni a disposizione; quindi prima di tutto mi auguro che abbiano azzeccato l’asse play-pivot che dà stabilità a tutti gli altri. Il calendario inizialmente non è facile quindi bisognerà mettercela tutta per partire bene ed accendere subito l’entusiasmo".

Elisabetta Ferri