Zona Cesarini e autogol. Vis, dannose anomalie

Tre reti nella propria porta, mentre negli ultimi 5 anni non era mai successo. E tre sono anche le recenti beffe subite oltre il 90’: valgono 5 punti.

Zona Cesarini e autogol. Vis, dannose anomalie

Zona Cesarini e autogol. Vis, dannose anomalie

L’invasione degli autogol in casa Vis non è un programma che porta il buonumore. In metà campionato, siamo già arrivati a quota 3 (Tonucci, Zoia, Peixoto), ed è una vistosa anomalia. Basti dire che in tutte le 5 precedenti stagioni di C i biancorossi non avevano mai segnato nella propria porta; al contrario avevano avuto 6 autoreti a favore. Anomalia che si aggiunge a quella della zona Cesarini: i 3 gol subiti oltre il 90’ nelle ultime giornate sono costati 5 punti, molti più di quanti la squadra ne abbia conquistati con la stessa modalità (2). Questione di attenzione, o di ‘scaltrezza’ per usare le parole di Banchieri, se non vero e proprio fattore mentale, concausa della pareggite. Va anche detto che il gol della Spal al 94’ è arrivato al culmine di una prolungata e forte pressione. E dopo che la Vis aveva sventato diverse situazioni scabrose. L’erroraccio, in quei casi, è sempre dietro l’angolo, o meglio il corner.

Va aggiunto però che i vissini non è che abbiamo concesso vistose occasioni: il rientrante Filippo Neri ha fatto il suo, il reparto davanti a lui ha tenuto anche in condizioni di emergenza, privo dei centrali titolari dopo l’uscita di Tonucci e con Zagnoni squalificato. Gian Marco Neri, al debutto assoluto, è stato la bella sorpresa: sicuro nelle giocate, piede educato. Come al solito, la Vis ha sofferto sul suo lato destro (anche per la scarsa assistenza di De Vries a Da Pozzo; con Mamona nei raddoppi è andata meglio), ma sono i rischi da mettere in conto – ha detto Banchieri –. Anche perché a parti invertite la Vis ha sfondato sullo stesso lato. Positiva la prestazione di Mamona, non solo per l’assist, notevole la confidenza con il gol di Ottar Karlsson, al quarto centro nelle ultime giornate.

Vis a segno regolarmente da 7 giornate, e al 13° gol su azione, che non è poco per i suoi standard. Anche se le vittorie scarseggiano assai. Stavolta la produzione offensiva è stata più limitata del solito (6 conclusioni totali, 3 in porta; 12 i tiri subiti, 5 nello specchio) ma va tenuto conto della necessità di proteggere il vantaggio e della qualità dell’avversario, al di là della classifica. A giudizio della stampa estense, è stata la migliore prestazione stagionale della Spal. Colucci nella ripresa ha potuto mettere dentro giocatori come Celia, Antenucci e Edera (ottimo impatto per il quasi ex); Banchieri, partito Sylla, non aveva veri cambi per l’attacco e ha dovuto affidarsi a un Pucciarelli col ginocchio malconcio.

E’ stata una gara di sofferenza, che avrebbe meritato il premio della vittoria per come è stata interpretata. Anche se la qualità stavolta si è vista solo nella fase iniziale, quando la squadra ha saputo indirizzare la partita. L’abnegazione è costata anche il prezzo di 5 ammonizioni, e qui si accende la spia: Da Pozzo va in diffida (Tonucci già c’era), Di Paola sale a quota 8. La Vis tocca quota 60 gialli, seconda solo alla Torres.

Ora comincia una settimana importante: per l’attesa dei nuovi (domani è previsto Obi, su Nicastro bisogna vedere); per preparare la trasferta di Olbia. Sperando di recuperare Tonucci (noie muscolari) e integrare in fretta l’argentino Molina.