AMEDEO PISCIOLINI
Sport

I nostri nell’Olimpo del pallone. Sensi è il presente. Nel passato una valanga di pesaresi in A

Nel tempo sono stati diversi i calciatori della nostra provincia che hanno calcato i campi della serie A. Il presente...

Sensi è il presente. Nel passato una valanga di pesaresi in A

Sensi è il presente. Nel passato una valanga di pesaresi in A

Nel tempo sono stati diversi i calciatori della nostra provincia che hanno calcato i campi della serie A.

Il presente è Stefano Sensi di Urbania centrocampista dell’Inter e fino a poco tempo fa nel giro della Nazionale. Nato a Urbino il 5 agosto del 1995 è cresciuto nelle giovanili dell’Urbania per poi formarsi a Cesena e da qui spiccare il volo verso la serie A. Un calciatore ancora in attività è Francesco Urso, nato a Fano il 9 giugno del 1994. Dopo aver iniziato a giocare a calcio nelle giovanili del Cesena con bianconeri esordisce in Serie A alla terzultima del campionato 2011-2012, il 2 maggio 2012, con i romagnoli già retrocessi in Serie B, entrando al 90’ della sconfitta casalinga per 1-0 contro l’Udinese. Ora milita nella Cavese. Un calciatore in carriera è Filippo Romagna nato Fano il 26 maggio 1997, difensore già a Cagliari e attualmente alla Reggiana. Poi c’è Davide Frattesi classe 1999 che è nato a Roma ma i suoi nonni (Ludovina e Aldo) erano di Poggetto, piccola frazione del Comune di Serra Sant’Abbondio, trasferiti da giovani per esigenze di lavoro nella capitale sono sempre rimasti attaccanti alla terra natia, tant’è che finché erano in vita ritornavano spesso nella loro casa, con loro anche i tre figli: Paolo, Marinella e Franca e il nipote Davide che tuttora in estate ritorna a Poggetto a trovare i parenti.

Il passato. Andando a ritroso c’è un nome importante: Massimo Ambrosini nato a Pesaro il 29 maggio 1977, pure lui formatosi nel Cesena per poi diventare il perno del centrocampo del Milan e quando chiamato in causa, anche della Nazionale, 392 le presenze nella massima serie italiana. Fu anche capitano dei rossoneri. Altro calciatore che ha legato il nome alla nostra provincia è Mauro Sandreani nato a Roma il 26 settembre del 1954, ma di famiglia originaria di Cantiano e dove a Cantiano ha la residenza. Sandreani ha marcato 31 presenze in Serie A da mediano. Cresciuto nella Roma ha militato principalmente nel Lanerossi Vicenza con una parentesi nella stagione 1978-1979 nel Genoa, e in seguito nel Modena, per poi chiudere la carriera anzitempo a causa di gravi infortuni. Brillante anche la carriera di Mario Vivani, nato nel 1949 a Cagli e qui ancora residente. Vivani è il calciatore che ha indossato più volte, dal dopoguerra in poi, la maglia della quadra ascolana che sali dalla serie C alla serie A, guidata del presidente Costantino Rozzi e del mitico allenatore Carlo Mazzone e può vantarsi anche di essere stato il primo marchigiano a giocare in serie A con questo team che ai suoi tempi si chiamava Del Duca Ascoli. Walter Bianchi nato in Svizzera il 7 novembre del 1963 e residente a Cantiano, nel ruolo di difensore ha giocato nel Milan vincendo uno scudetto (’87-’88) e una Coppa Campioni (’88-’89). Viene invece da Sant’Angelo in Vado Antonio Ceccarini nato il 18 ottobre del 1946 e deceduto il 29 agosto del 2015.

Terzino sinistro, iniziò a giocare a calcio nella ‘sua’ Vadese, notato in un torneo di Pistrino, fu acquistato per 300 mila lire da un paio di intenditori e fu ingaggiato nel Città di Castello. Poi dopo la serie C con i tifernati passò all’Arcireale, Catania e Avellino (serie B) fino a sistemarsi a Perugia, collezionando con la maglia dei ‘grifoni’ 139 presenze in serie A, segnando, di testa, anche uno storico gol all’Inter che valse il pareggio.

(continua)