MAURIZIO GENNARI
Sport

Vuelle Pesaro 69-Dinamo Sassari 79, partita pazza e gli ultras se ne vanno

Contestazione clamorosa al tecnico Buscaglia. Poi la rimonta ma alla fine i padroni di casa soccombono

Vuelle Pesaro-Dinamo Sassari

Vuelle Pesaro-Dinamo Sassari

Pesaro, 7 gennaio 2024 - Da meno 30 a meno 4 a due minuti dal termine. Palla in mano, ma Cinciarini sbaglia un tiro facile. Sassari esce dal coma dopo aver subito un parziale di 21 punti. E la partita si chiude 69 a 79 per la formazione di Bucchi. Una partita pazza quella disputata al palasport di Pesaro, una specie di spareggio tra due formazioni pari punti.

Una gara iniziata tra i fischi con bersaglio Buscaglia il tecnico della Carpegna Prosciutto. Poi sul meno trenta (38 a 68) la contestazione diventa clamorosa: il primo a lasciare il palazzo è il sindaco Matteo Ricci, dopodiché tutta la curva degli ultras si alza ed abbandona la tribuna. Una cosa che non succedeva da molti anni.

Poi accade che quattro italiani - Cinciarini, Tambone, Visconti, Totè e Ford - mettano in piedi una rimonta per certi aspetti clamorosa tanto da rimettere in discussione un match dato per morto e sepolto. Ma l’arrampicata al limite del clamoroso non basta. Pesaro perde ed ora inizia la grande rumba e quello che rischia di restare con il cerino in mano, come sempre accade in questi casi, sarà il tecnico Maurizio Buscaglia. Ma se il tecnico barese farà le valige per fare posto l suo vice Baioni lo si saprà solamente domani o dopodomani. Una gara che si giocava sulla lama di un rasoio quella di Pesaro anche perché la squadra biancorossa è stata risucchiata nella zona retrocessione con le altre formazioni di bassa classifica che si stanno rafforzando. Il tutto mentre Pesaro non riesce a trovare un rinforzo per andare a coprire l’assenza di Bamforth che starà fuori fino alla fine del mese. Tutta colpa di Buscaglia questa situazione? Difficile dirlo. sarebbe sicuramente tutta colpa sua se gli americani della Vuelle li avesse scelti tutti lui. Perché il nodo della questione e della difficile situazione che sta vivendo Pesaro, è tutta lì.

Due cifre per rendere chiara la situazione: Bluiett chiude con 0 su 2 da due e 2 su 8 da fuori; Ford chiude con 2 su 4 da sotto e 1 su 5 da fuori. Il miglior tiratore ed anche l’anima della riscossa è stato Visconti che chiude la sua gara con 2 su 2 da sotto, e con 4 su 8 da fuori. Quanto sia reale il quasi miracolo dell’ultimo quarto è difficile dirlo anche perché Sassari ha sciolto le file sul più trenta di vantaggio. Soprattutto a livello mentale tanto da subire un 21 a 0 dopo che aveva spadroneggiato su tutto il fronte con il suo lungo Diop che ha intimorito tutto e tutti nell’area dei 3 secondi e con l’ex Charalampopoulos che torna a casa con 12 rimbalzi presi all’interno di una gara dominato sotto i tabelloni dalla formazione isolana.

S’è sbattuto Cinciarini, pur sbagliando molto al tiro (1 su 6 da fuori), ma il problema non è stato tanto lui quanto il fatto che nessuno dei compagni faceva canestro anche tirando con i piedi per terra. Ora il problema di Pesaro è questo: lo choc parte dalla cacciata dal tecnico Buscaglia, oppure gli si concede un’altra chance in attesa di una guardia-ala rinforzo per coprire i disastri balistici?