A Ravenna 40 sanitari no vax verso il reintegro

Tanti sono i sospesi in provincia, ma ora il governo vuole cambiare direzione. Si va anche verso la sospensione dei bollettini quotidiani

Ravenna, 30 ottobre 2022 - Via i bollettini quotidiani, mentre il personale sanitario lasciato a casa perché non vaccinato potrà tornare a lavorare. È la svolta che ha annunciato nei giorni scorsi il neoministro alla Salute Orazio Schillaci, "verso un progressivo ritorno alla normalità" : "Anche in base alle indicazioni prevalenti in ambito medico e scientifico, si procederà alla sospensione della pubblicazione giornaliera del bollettino dei dati relativi alla diffusione dell’epidemia, ai ricoveri e ai decessi – ha detto –, che sarà ora reso noto con cadenza settimanale, fatta salva la possibilità per le autorità competenti di acquisire in qualsiasi momento le informazioni necessarie al controllo della situazione e all’adozione dei provvedimenti del caso". Venerdì la decisione è stata ufficializzata con un tweet del Ministero della Salute, dove si legge che "la diffusione del bollettino sulla situazione Covid-19 in Italia proseguirà a cadenza settimanale, ogni venerdì".

Un tampone per il Covid da analizzare in laboratorio (foto di repertorio)
Un tampone per il Covid da analizzare in laboratorio (foto di repertorio)

Ieri in realtà il bollettino è stato poi diffuso, sia a livello nazionale che dalla Regione Emilia-Romagna. Al momento non è noto quando si interromperà il servizio quotidiano: dalla Regione ieri hanno fatto sapere che per ora non è stata definita nessuna data, e che quindi si va avanti. Venerdì mattina, prima dell’ufficializzazione dell’interruzione del bollettino quotidiano avvenuta nel pomeriggio, l’assessore regionale alle Politiche per la salute Raffaele Donini faceva sapere che ancora nessuna comunicazione era arrivata dal governo: "Immagino che debbano anche rapportarsi a livello europeo, però per quel che ci riguarda è una decisione che deve assumere il governo".

L’altro capitolo, quello più delicato, riguarda il reintegro del personale sospeso per la mancata vaccinazione dal Covid. Al momento (il dato è aggiornato al 24 ottobre, ndr ) in provincia di Ravenna sono 40 gli operatori sanitari sospesi nella sanità pubblica: 37 lavoratori del comparto e 3 della dirigenza. A questi si aggiungono altri 2 dipendenti nelle strutture convenzionate. Le persone sospese sono lo 0,7% del totale del personale sottoposto all’obbligo. "In vista della scadenza al prossimo 31 dicembre delle disposizioni in vigore e della preoccupante carenza di personale medico e sanitario segnalata dai responsabili delle strutture sanitarie e territoriali – ha dichiarato il ministro Schillaci –, è in via di definizione un provvedimento che consentirà il reintegro in servizio del suddetto personale prima del termine di scadenza della sospensione". Al momento non c’è ancora niente di ufficiale: ieri non erano arrivate comunicazioni in merito all’Ausl Romagna.